Roma, Le Iene attaccano la Raggi: “Firme false per la sua candidatura”
Dopo la segnalazione di Alessandro Onorato il programma di Italia 1 indaga su 1352 firme raccolte prima del Firma Day M5S
Le firme che ritornano dal futuro, il servizio delle Iene rischia di creare nuovi problemi a Virginia Raggi. Filippo Roma, attraverso la segnalazione del consigliere comunale Alessandro Onorato della Lista Marchini, ha raggiunto la Raggi, in vacanza sull'Alpe di Siusi per prendersi un periodo di riposo su indicazione dei dottori, per chiederle conto sulle firme raccolte per la sua corsa al Campidoglio. I candidati di ogni partito devono infatti ottenere un determinato numero di firme da parte dei cittadini, al fine di poter competere alle elezioni.
Alessandro Onorato, in merito al "Firma Day" del M5S dello scorso aprile avrebbe scoperto un'anomalia: sul modulo con il quale si presentano le firme è indicata la data del 20 aprile 2016 e sono indicate 1352 firme raccolte con 90 atti separati. Tuttavia il "Firma Day" del M5S è avvenuto il 23 aprile. Per questo si parla di firme che ritornano dal futuro.
"Chi ha presentato la candidatura a sindaco di Roma di Virginia Raggi e del M5s e le firme dei cittadini utili a presentare questa candidatura è un chiaroveggente", ha commentato sardonicamente Onorato. La polemica sta montando in queste ore, anche perché la iena Filippo Roma è stato colui che ha fatto emergere il caso delle firme false dei pentastellati a Palermo.
Il PD, già nella mattinata odierna, ha cominciato a chiedere spiegazioni alla sindaca, che raggiunta sulle Dolomiti dalla troupe del programma di Italia 1 non è voluta entrare nel merito della questione ("Chiedetelo al delegato di lista, all'epoca io facevo la candidata"). "Dopo Palermo e Bologna – attacca Andrea Romano – firmopoli a 5 Stelle anche a Roma? Il servizio comparso nel corso della trasmissione 'Le Iene' apre interrogativi enormi sulla validità delle firme raccolte nella Capitale per la candidatura di Virginia Raggi.
"Quanto sembra emergere dal servizio televisivo – continua Romano – pare prefigurare una vera e propria truffa ai danni dei romani. Di Maio e Grillo hanno nulla da dire? Servono risposte chiare e non balbettii come quello fornito dalla Sindaca che mancava poco dicesse all'inviato de 'Le Iene' che era candidata a sua insaputa".
Anche il senatore dem Stefano Esposito chiede spiegazioni: "La sindaca – ha dichiarato alla trasmissione Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano – in maniera molto maleducata e scostante, ha dato una non risposta all’inviato delle Iene. Naturalmente io credo che sia necessario che invece dia una risposta di merito. Può anche dire che hanno sbagliato, che hanno fatto un mero errore materiale scrivendo 20 aprile anziché 23".
"Questo – spiega Esposito – non porterebbe alla sua decadenza da sindaco, la giurisprudenza su questa materia è molto articolata. In questo momento non siamo davanti al Tar, vogliamo solo una risposta da un Movimento che fa della trasparenza e la legalità la propria bandiera. Non è un fatto irrilevante". Il nuovo polverone sembra essere servito.
AGGIORNAMENTO, LA REPLICA DELLA RAGGI: La sindaca ha commentato: "Abbiamo sempre risposto tramite i delegati di lista, che sono peraltro due avvocati, mi hanno rassicurato. Comunque effettueremo anche ulteriori accertamenti e verifiche ma da quelloche mi viene rappresentato dai miei stessi delegati non c'è alcuna irregolarità". Queste le dichiarazioni della sindaca a margine della visita al deposito Atac di Tor Pagnotta.