Roma, lite per viabilità: coppia finisce in ospedale, denunciato

Rintracciato un uomo che ha perso le staffe perché l’auto dei coniugi aveva occupato la carreggiata per far scendere la figlia di 10 anni a scuola

Marito e moglie stavano accompagnando la propria figlia di 10 anni a scuola e, per farla scendere, hanno parcheggiato l’auto sul marciapiede laterale della via ostruendo parzialmente la carreggiata. Un altro utente della strada, che stava sopraggiungendo nella stessa direzione di marcia a bordo di un fuoristrada, infastidito per l’attesa  ha iniziato ad inveire contro l’automobilista indisciplinato e poi lo ha tamponato violentemente e volontariamente costringendolo a riprendere la marcia senza dargli modo di far scendere la minore.

Nonostante l’uomo avesse liberato il passaggio, il conducente del fuoristrada lo ha inseguito e urtato ripetutamente mandandolo a sbattere con violenza contro il palo in ferro di un lampione. Solo a questo punto lo sconsiderato automobilista ha desistito dal tamponarlo ancora. Un agente della Polizia di Stato libero dal servizio, notando la scena, ha intimato allo scriteriato di fermarsi ma questi ha ripreso la marcia ed è fuggito.

Con i pochi elementi a disposizione, i poliziotti  intervenuti sul posto hanno dato inizio alle indagini e scoperto che l’auto del fuggiasco era intestata ad una donna, compagna di vita di una persona ben nota agli agenti. Resosi irreperibile per diversi giorni, durante i quali sia il ricercato che la sua compagna hanno tentato di depistare le indagini, simulando anche il furto del fuoristrada, l’uomo è stato rintracciato in un appartamento nella zona della Cassia.

Identificato e accompagnato in ufficio dagli agenti del Commissariato Primavalle, diretto dal dott. Pietro Tortora, l’uomo è stato denunciato per i reati di lesioni aggravate, danneggiamento, violenza privata, resistenza, omissione di soccorso e guida senza patente.  Le vittime, che a seguito dei continui colpi ricevuti hanno riportato alcune lesioni, sono state medicate in ospedale e dimesse con diversi giorni di prognosi.

 

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