Roma, Magliana, residenti costretti a inalare nubi alla diossina
Le parole di Marco Rollero: “Non vorremmo che il Sindaco di Roma costringesse i romani a dormire con maschere antigas”
Roghi tossici alla Magliana. “Non passa giorno che il quartiere Magliana non venga avvolta da fumi sprigionati da ferri, copertoni, e metalli bruciati lungo tutta l'area golenale di via Asciano, e lungo gli argini del Tevere. Queste sono le incredibili condizioni in cui sono costretti a vivere quotidianamente cittadini e residenti, mentre le centinaia di rom e zingari accampati abusivamente compiono indisturbati le loro azioni criminali, minacciando l'ambiente e la salute pubblica". Le parole sono di Marco Rollero, presidente del Club della Libertà Amore e Sicurezza, sulle condizioni disastrose del quartiere Magliana.
Rollero punta il dito contro “l’inerzia dell’Amministrazione comunale”, un’inerzia che appare “evidente e ogni giorno sempre più grave: non vorremmo che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, costringesse tutti i romani a dormire con maschere antigas".
L’appello di Rollero è rivolto al Prefetto, affinché “prenda in mano la situazione e provveda a mettere fine a quello che è un circuito economico sulle spalle della salute dei romani e ad atti indegni di persone che con questi comportamenti illegali sembrerebbero ogni giorno voler sfregiare la dignità e la salute dei residenti”. Oltretutto, conclude, “è inutile prevedere pedonalizzazioni e campagne di sensibilizzazione ambientale se poi viene disapplicata la norma sulla Terra dei Fuochi, la stessa che speravamo potesse mettere fine a un fenomeno che va avanti da troppi anni”.