Roma Maglianella, scoperta enorme discarica abusiva di rifiuti pericolosi
Duemila metri quadri di rifiuti pericolosi che possono causare gravi danni per l’ambiente la salute pubblica
Un’area di circa 2mila metri quadri, adibita a discarica illegale di rifiuti anche pericolosi. E’ quello che hanno scoperto gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale).
Discarica abusiva in zona Maglianella
L’operazione è avvenuta nell’ambito delle attività di controllo interforze di Polizia locale e Polizia metropolitana di Roma Capitale sulla filiera della gestione e dello smaltimento illegale di rifiuti pericolosi.
Oltre al sequestro del terreno, sito in zona Maglianella, nel quadrante sud della città, due le persone denunciate per gravi violazioni alle norme ambientali. Gli indagati sono giovani, due ragazzi di 23 anni. Rispettivamente l’amministratore delegato e direttore tecnico di una società di gestione di rifiuti, avevano allestito, su un terreno adiacente alla sede della propria azienda, un deposito per il recupero e lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non.
I due soggetti erano privi delle necessarie autorizzazioni e senza alcun rispetto delle disposizioni previste in materia di tutela ambientale.
L’inquinamento delle falde acquifere vicino ad un torrente
Gravi i pericoli per la salute pubblica e per l’ambiente derivanti da tale attività, esercitata per di più in prossimità di un torrente presente nella zona. Con il conseguente danno a livello di inquinamento delle falde acquifere. Notevole la quantità di rifiuti speciali trovati sul luogo: apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche, rottami metallici, rifiuti plastici e di varia natura. Per tali motivi la Procura della Repubblica di Roma ha disposto il sequestro preventivo dell’intera superficie e dei container destinati alla raccolta dei rifiuti.
I due avevano appositamente occultato la zona, pertanto non visibile dalla strada, attraverso l’uso di teli oscuranti. Ulteriori indagini sulla provenienza del materiale rinvenuto e su altri presunti illeciti sono tuttora in corso.
Immagine di Archivio