La metropolitana attiva 24 ore al giorno, sette giorni su sette: una realtà nelle città statunitensi, una condizione limitata alle notti del venerdì e del sabato nelle principali metropoli europee, un sogno – almeno per ora – nella Capitale d’Italia. Venerdì 3 maggio 2024 la commissione Mobilità di Roma Capitale presieduta da Giovanni Zannola del Partito Democratico, ha ascoltato in audizione gli esperti del Centro studi dell’Associazione “Odissea Quotidiana”, che si occupa del trasporto pubblico locale capitolino denunciando le carenze strutturali e proponendo soluzioni sul campo.
Il “Centro Studi Odissea Quotidiana” (CSOQ) nasce con la scopo di svolgere attività di approfondimento, monitoraggio e segnalazione sul sistema del trasporto pubblico romano e sulla mobilità cittadina generale.
Il team del CSOQ ha confrontato le linee metropolitane di Barcellona, Berlino, Londra, Stoccolma e Vienna che hanno infrastrutture più antiche di quelle statunitensi, e assimilabili a quelle italiane, e hanno constatato che in Europa il servizio h24 per lo più viene effettuato soltanto nelle notti con maggiore richiesta, quindi quelle del fine settimana.
Caso a parte è Copenaghen dove c’è una infrastruttura automatica Ansaldo Breda progettata per far girare i treni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
“La Metro di Roma non dispone attualmente delle condizioni e caratteristiche necessarie per essere in esercizio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7”, ha riferito in commissione Mobilità un esperto dell’Associazione.
Il problema principale riguarda la necessità di binari separati per lo svolgimento delle manutenzioni notturne, in modo da consentire ai treni di viaggiare da un lato mentre gli operai, in sicurezza, svolgono gli interventi manutentivi notturni su un altro binario.
E a oggi risultano “configurabili”, quindi adattabili a questa condizione – necessaria a norma di legge – soltanto alcuni tratti delle tre linee A, B e C con la Metro verde (linea C) che, essendo più nuova, può essere più facilmente predisposta agli interventi infrastrutturali necessari.
Al momento, secondo l’analisi degli esperti, sono “configurabili” sulla Metro A i tratti tra Battistini e Ottaviano, tra Flaminio e Colli Albani; sulla Metro B quelli da Termini a Conca d’Oro e da Laurentina a Eur Fermi; sulla Metro C quello da Colosseo a Giardinetti.
Nel complesso, stando alla proposta dell’Associazione, si potrebbe ragionare per il momento su un ampliamento quotidiano del servizio a 133 ore settimanali, con un orario giornaliero dalle 6 all’una di notte, concentrando la manutenzione notturna in 21 ore settimanali. Oppure, in alternativa, si potrebbe ipotizzare una rimodulazione degli orari di manutenzione consentendo lo svolgimento del servizio h24 almeno il venerdì e il sabato.
“La suggestione di poter aumentare la forbice oraria è sicuramente un indirizzo di cui tener conto, tuttavia bisogna considerare che al momento stiamo già mettendo in campo molti interventi sulle infrastrutture per migliorare la condizione del servizio esistente”, ha chiarito il presidente Zannola. (Agenzia Nova)
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