Roma, Migranti. Sit – in volontari Baobab in piazza Campidoglio
I volontari Baobab hanno mostrato un lungo striscione con su stampati i nomi dei 17.539 cittadini firmatari a sostegno di una Capitale dell’accoglienza
Si è svolto nel tardo pomeriggio in piazza del Campidoglio un sit – in dei volontari del gruppo Baobab che supportano le miglialia di migranti transitori di passaggio nella Capitale. Uno dei volontari presenti sulla piazza ci ha spiegato il motivo dell'iniziativa: "Abbiamo srotolato queste decine di metri di striscione dove sono stampati i nomi di 17.539 firmatari che chiedono al Comune di Roma e al Governo italiano un luogo dove ospitare gli emigranti transitori di questa città, che oggi non sono ospitati da nessuna parte, e che vivono in condizioni non solo di totale indigenza, ma di incapacità sociale, vivono a cielo aperto, e grazie ai depositi dei volontari.
Il numero delle firme, 17.539, corrisponde al numero dei migranti rimaste vittime nel Mediterraneo. Con l'iniziativa di oggi ci auguriamo che l'Amministrazione capitolina ascolti la nostra voce, quella delle migliaia di cittadini che chiedono che la Capitale torni ad essere una città dell'accoglienza, che ci dia – fino a quando non si troverà una soluzione strutturata per i migranti – lo spazio, nei pressi della stazione Tiburtina, dove dare da mangiare e una tenda, la dove è possibile, a questi migranti transitori, che sono persone che girano per l'Europa, arrivano dall'Africa, spesso sono appena sbarcati, molti sono stati rigettati in Italia da altri Paesi europei, persone che hanno bisogno di aiuto".
"Abbiamo chiesto alle Ferrovie dello Stato – continua il volontario di Baobab – il piazzale dove in questo momento è ospitato il presidio, ci hanno risposto dicendo che loro sono disponibili a darci la gestione provvisoria dell'area, a condizione però che il Comune e le Istituzioni siano d'accordo. Ed è molto meglio una soluzione non definitiva che lasciare queste persone abbandonate a se stesse, che possono rappresentare un rischio per se e per gli altri".
"Noi siamo qui per mostrare ai governanti di Roma qual'è il problema, quali sono i numeri, per far vedere che non è affatto una cosa che i cittadini non vogliono, ma anzi è un fatto che i romani chiedono e di cui hanno bisogno", conclude il cittadino privato volontario di Baobab.