E' lecito chiedersi cosa gli sia passato per la testa ma forse la questione non è posta nemmeno in modo corretto, visto che dalle indagini starebbe emergendo che non è nuovo a simili gesti. Un 43enne romano dell'Esercito è finito nei guai dopo che nella giornata di ieri ha provato a mettere a segno una rapina in un supermercato situato in piazza Clemente XI, a Primavalle. L'uomo ha fatto irruzione nel negozio con il volto coperto da un casco e armato di una pistola calibro 38, risultata poi essere rubata nel 2008, pare addirittura nel corso di una rapina ai danni di un farmacista.
Il militare è riuscito a impossessarsi di circa 700 euro, per poi fuggire a bordo di uno scooter, anche esso rubato pochi giorni fa. Ma per sua sfortuna, in zona transitavano i Carabinieri e a quel punto le cose si sono complicate. Il 43enne ha gettato la pistola sotto un carrello e per sfuggire all'arresto ha ingaggiato un violento corpo a corpo con i militari, che alla fine sono riuscito a trarlo in arresto con l'accusa di rapina a mano armata.
Mentre sono in corso accertamenti per verificare se l'uomo sia stato effettivamente coinvolto in altre rapine, l'Esercito ha sospeso il militare, condannando fermamente la sua condotta, che danneggia la dignità di tutti i militari dell'Esercito. Difficile non essere d'accordo.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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