C’è un sospettato per l’omicidio del militare Danilo Salvatore Lucente Pipitone, morto ieri a Roma dopo un’aggressione tra venerdì e sabato notte a Centocelle. Le forze dell’ordine sono sulle tracce di un uomo di circa 30 anni di origine tunisina, detenuto fino al 4 aprile 2018 per spaccio di droga. L’ultimo atto presso l’Ufficio Immigrazione della Capitale risale invece al 2013. Sulla vicenda indagano i poliziotti della Squadra Mobile. Il caporale maggiore dell’Esercito aveva 44 anni, lavorava all’ospedale militare del Celio; era stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I di Roma in seguito ad una violenta lite con l’aggressore ricercato.
“Il mio cordoglio e le mie condoglianze alla famiglia e a tutto l’Esercito per la scomparsa del Caporal Maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Ha lottato contro la morte dopo l’aggressione subita ma purtroppo non ce l’ha fatta. La famiglia della Difesa abbraccia i suoi cari“. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto appresa la notizia della scomparsa del militare dell’Esercito a seguito di una brutale aggressione avvenuta a Roma.
Il ministro ha poi aggiunto: “Commosso dalla decisione di donare gli organi del 1° Grd dell’Esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone che con il suo ultimo gesto d’amore e d’altruismo contro la violenza subita ha voluto servire il Paese ancora una volta“. (Sim/ Dire)
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