Monterotondo, arrestato autore incendio di un negozio di cannabis
Voleva danneggiare il negozio di cannabis legale che, aperto meno di una settimana prima del fatto delittuoso, intralciava la sua attività di spaccio
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monterotondo hanno denunciato un 21enne del posto, già conosciuto alle forze dell’ordine e con precedenti per spaccio di droga, accusato di danneggiamento seguito da incendio di un locale dove viene venduta la marijuana legale. L’incendio si era verificato la notte del 16 marzo scorso.
I Carabinieri, nell’ambito di una prolungata attività investigativa, hanno raccolto una serie di prove, tra cui i filmati di alcune telecamere installate nel centro storico di Monterotondo. In essi si nota il giovane mentre appicca il fuoco con del liquido infiammabile alla porta di ingresso del locale di via Nazario Sauro.
A conferma delle sue responsabilità, il giovane, rintracciato dopo due giorni dall’accaduto, presentava delle ustioni al labbro superiore compatibili con la fiammata che aveva provocato. Le successive indagini hanno consentito di individuare il movente dell’incendiario: voleva danneggiare il negozio di cannabis legale che, aperto meno di una settimana prima del fatto delittuoso, intralciava la sua attività di spaccio che si svolgeva proprio in quella zona.
Proprio sul fronte dello spaccio di sostanze stupefacenti, negli ultimi sei mesi, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato – nel centro storico, e in particolare al Largo Pincetto – ben 14 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, segnalato alla Prefettura di Roma 5 consumatori, sequestrando complessivamente 37 grammi di cocaina, 950 gr. di hashish, 400 gr. di marijuana e un 1 kg di MDMA.
Nell’ambito delle stesse attività di contrasto, lo scorso 26 aprile il Tribunale di Tivoli ha emesso una sentenza di condanna a 12 anni di reclusione per due uomini, entrambi di Monterotondo, ritenuti responsabili di tentato omicidio aggravato in concorso ai danni di un giovane cittadino albanese, nella notte del 31 maggio 2017. I fatti si svolsero in via Cilento, dove i sicari esplosero sei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima, mentre era in compagnia del fratello. Il giovane fu colpito da un solo colpo alla regione sovra-pubica, riportando un’importante lesione al bacino.
I successivi approfondimenti investigativi consentirono di accertare il movente dell’agguato nel mancato pagamento di un debito di droga, contratto dal coinquilino dei due fratelli. I due furono arrestati dai Carabinieri di Monterotondo, coordinati dalla Procura di Tivoli, il 28 giugno 2017, riuscendo a stroncare sul nascere il “gruppo”, che venne definito dal GIP “in allarmante progressione criminale” e che aveva la sua base di spaccio tra il centro storico e il parco “Omni” di Monterotondo.
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