Cronaca

Roma Municipio IV, nulla è cambiato per le case popolari

Riceviamo e pubblichiamo uno scritto di un nostro lettore che segnala le annose criticità che interessano alcune case di edilizia popolare situate in via Augusto Mammucari, nell’area urbana di Colli Aniene, nel IV Municipio di Roma Capitale.

Nulla è cambiato per le case di edilizia popolare

Sicuramente era in buona fede Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio di Roma, quando mi disse: “Se sarò eletto, ripristineremo le fognature di tutte le palazzine di Via A. Mammucari”.

Allora, quando mi fece questo discorso, erano state ripristinate le fognature di una sola palazzina, grazie all’intervento del Difensore Civico del Lazio. Evidentemente Massimiliano Umberti non ha avuto la possibilità di mantenere la promessa. Sicuramente è così, però resta il fatto che cambiano le amministrazioni, ma nulla purtroppo cambia per gli inquilini delle case di edilizia popolare.

Albero dei rosari, ramo spezzato

Facevo questa riflessione l’altra mattina, quando ho visto nel giardino davanti a una delle palazzine di via Mammucari, un grosso ramo spezzato di un grande albero, i cui rami lambiscono le finestre degli appartamenti. A poca distanza, qualche anno fa, si spezzò di netto un abete, e si abbatté sul marciapiede dove un attimo prima era passato un signore su una sedia a rotelle. E questo perché accade?

Perché le case popolari sono abbandonate. Sono stati potati tutti gli alberi del quartiere, ma i giardini delle case popolari, per il Comune non esistono. Più volte il problema è stato segnalato, ma non c’è speranza di un intervento da parte del servizio giardini del municipio. Gli inquilini pensano a curare le aiuole, ma non possono permettersi di curare i pini e altri alberi di considerevole altezza.

Altro grosso inconveniente sono le crepe sulle pareti esterne delle palazzine. L’intonaco caduto qua e là scopre i tondini di ferro che si arrugginiscono. L’acqua piovana s’infiltra negli appartamenti. Ma per molte famiglie il problema più grosso in questo momento è lo stato fatiscente delle fognature.

I liquami, oltre a invadere le cantine con le conseguenze igieniche che si possono immaginare (schifose blatte e nugoli di zanzare), risalgono nei lavandini delle cucine. Che fare? Una volta le lettere ai giornali servivano a qualcosa, adesso neppure quelle sortiscono effetto. (Autore del testo, Renato Pierri)

Redazione

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