Dopo oltre tre anni e mezzo, la Roma è tornata a espugnare l’Olimpico contro il Napoli. Può sembrare paradossale, ma i partenopei venivano da tre vittorie consecutive in casa dei giallorossi, il cui ruolino di marcia nei Derby del Sud è nettamente migliore al San Paolo. Le statistiche, che comunque contano fino a un certo punto, sono state ribaltate al termine di un match spettacolare, che i capitolini hanno dominato per larghi tratti ma che per ben due volte hanno rischiato di vedersi sfuggire di mano.
Fonseca, anche a causa dell’emergenza infortuni, sceglie ancora Mancini centrale di centrocampo e Pastore trequartista, mentre il posto dello squalificato Fazio viene preso dal giovane Çetin. Azzurri con Ancelotti in panchina – non però Carlo, la cui squalifica era stata confermata dalla Corte d’Appello Federale, bensì il figlio e vice-allenatore Davide, che ripropone l’ex Manolas a fianco dell’intoccabile Koulibaly e sostituisce l’infortunato Allan con Zielinski.
I partenopei, troppo timidi in avvio, vengono puniti al 19’ da un sempre più decisivo Nicolò Zaniolo, al quarto gol consecutivo (Europa League compresa), a segno stavolta con un missile mancino sotto la traversa. Il Napoli accusa il colpo, e i padroni di casa rischiano di dilagare con una rasoiata di Kolarov deviata in angolo da Meret e, soprattutto, grazie a un rigore concesso con l’ausilio del Var per un fallo di mano di Callejon: dal dischetto va lo stesso terzino serbo, ma il portiere ex Spal si supera ipnotizzandolo al 26’.
Potrebbe essere una sliding door, con la Roma che subisce il contraccolpo psicologico e gli Azzurri che prendono coraggio: Di Lorenzo vede il suo colpo di testa a botta sicura salvato sulla linea da Smalling, mentre Milik e Zielinski colpiscono traversa e palo nella stessa azione al 41’. La Maggica però tiene botta, e arriva in vantaggio a un intervallo che serve soprattutto a resettare la seconda parte della prima frazione di gioco.
Nel secondo tempo è tutta un’altra musica, o meglio l’orchestra riprende a suonare come a inizio partita. Al 55’ l’arbitro Rocchi assegna un secondo rigore ai giallorossi per un fallo di mano nettissimo di Mario Rui su cross di un rinato Pastore: stavolta dagli undici metri si presenta Jordan Veretout che non sbaglia – anche se Meret aveva intuito nuovamente.
Il raddoppio mette le ali ai piedi dei capitolini, che al 59’ colpiscono una clamorosa traversa con Kluivert al termine di un’azione da manuale del calcio, molto simile a quella che a Udine aveva portato al gol lo stesso olandese.
I partenopei non riescono a scuotersi, ma al 68’ Rocchi diventa protagonista inventandosi la sospensione dell’incontro per presunti cori di discriminazione territoriale. La pausa, di circa due minuti, spezza il ritmo ai giallorossi e, al 72’, Arkadiusz Milik approfitta di un bello spunto del neo-entrato Lozano e di una fatale indecisione di Çetin per battere Pau Lopez e riaprire la partita.
Diventa quindi più questione di nervi, anche se non mancano le occasioni. Džeko segna su azione d’angolo, ma la rete viene annullata per un fuorigioco evidente. Dall’altra parte, è Zielinski a spaventare il pubblico di casa con un destro largo di un soffio.
Per le emozioni più forti, però, bisogna aspettare la fine dei 6 minuti di recupero. Çetin commette un’altra grave ingenuità, atterrando Llorente al limite dell’area di rigore: rosso diretto per il turco e occasione d’oro per Milik, il cui calcio di punizione viene però deviato dalla foltissima barriera.
È l’ultimo brivido, il triplice fischio di Rocchi fa esplodere l’Olimpico e dà il via alla festa della Roma, provvisoriamente terza in attesa che scenda in campo l’Atalanta. Per il Napoli un altro passo falso che dovrà essere assorbito in fretta: martedì c’è infatti il Salisburgo in Champions League, e una vittoria potrebbe risultare decisiva per il passaggio del turno.
I giallorossi sono invece attesi dalla trasferta tedesca di EL contro il Borussia Mönchengladbach, con l’obiettivo riscatto dopo la beffa dell’andata, in cui i teutonici hanno pareggiato grazie a un rigore inesistente. La classifica europea è meno brillante, ma l’umore dei capitolini è altissimo dopo la terza vittoria consecutiva in campionato.
A tutte le nostre portacolori, un sincero in bocca al lupo per la tre-giorni continentale!
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