Roma, nomadi fanno spese a costi stracciati grazie a dipendente infedele
In zona Bravetta una insospettabile cassiera aveva consentito a 4 nomadi del campo della Monachina di spendere 95 € per prodotti che ne valevano oltre 1000
Si erano presentate alla cassa con carrelli colmi di prodotti vari per un valore complessivo di oltre 1000 euro, ma grazie all’abile intervento della cassiera, loro complice, il conto è stato di gran lunga alleggerito. Grazie alla scontistica “fai-da-te”, infatti, lo scontrino annotava una spesa totale di 95,92 euro.
A scoprire il raggiro sono stati gli addetti alla vigilanza interna dell’ipermercato, ove la cassiera – una romana di 47 anni incensurata – era da tempo impiegata senza aver mai destato sospetti sulla sua infedeltà, e hanno immediatamente allertato i Carabinieri della Stazione Roma Bravetta. I militari, giunti sul posto in pochi minuti, hanno portato in caserma la dipendente e le 4 clienti, tutte nomadi di origini slave, provenienti dall’insediamento di via della Monachina.
La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al direttore dell’ipermercato mentre le cinque “furbette” sono state denunciate a piede libero con l’accusa di tentata truffa in concorso. Sono in corso ulteriori accertamenti dei Carabinieri finalizzati a verificare altre spese anomale nei giorni in cui la dipendente infedele era in servizio e i motivi che hanno portato la cassiera a collaborare con le nomadi nella tentata truffa.