Roma, occupazione suolo pubblico: chiusi e multati tre locali in Centro
Blitz della polizia locale: è caccia al tavolino selvaggio. Chiusi e sanzionati tre locali in Centro storico
Lotta ai tavolini selvaggi. Il 15 agosto a Roma è partito il contrasto all’occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione da parte di ristoranti e bar, che ha già avuto le sue prime vittime con la chiusura di tre locali in Centro.
Chiusi e multati tre locali per occupazione abusiva di suolo pubblico
Di certo l’occupazione del suolo pubblico illegale non è una novità. Questa volta i vigili della polizia locale, insieme alla Prefettura di Roma, sono agguerriti e hanno deciso di usare le maniere forti dando il via alla task force per serrare i locali che hanno collocato i loro tavolini illegalmente.
Tra le vittime c’è un ristorante situato in via della Palombella, un norcino in piazza del Pantheon e una pizzeria a taglio in piazza Sant’Eustacchio. Tutti e tre hanno dovuto abbassare le loro serrande per quattro giorni, dopo l’intervento dello Spe (Gruppo sicurezza pubblica ed emergenza). Inoltre, ai tre proprietari è stata applicata una sanzione di 177 euro. Per ritornare di nuovo in attività i tre locali dovranno prima dimostrare alla polizia locale di aver effettuato il pagamento degli abusi.
Anche le zone del Centro sono colpite dagli occhi guardinghi della polizia. Nella zona di Trastevere sono state applicate multe per circa 10mila euro in altri tre locali, due a piazza dei Ponziani e uno a San Cosimato, che hanno invaso il luogo pubblico per oltre una quarantina di metri da quelli concessi.
I blitz non si fermano e continueranno anche nei prossimi giorni. Come spiega l’assessora comunale al Commercio, Monica Lucarelli, i risultati della task force sono notevoli. “In due mesi e mezzo, da quando sono partiti i controlli della task force, abbiamo elevato 700mila euro di multe a oltre 250 gestori di bar e ristoranti”.
Soprattutto dopo il periodo pandemico numerosi locali hanno deciso di allargare i loro spazi illegalmente per sopperire alle difficoltà riscontrate. Tuttavia, “con la fine dello stato di emergenza, dobbiamo tornare alla normalità; quindi entriamo in una seconda fase della nostra campagna: rispetto al passato puntiamo non solo a comminare sanzioni, ma anche a chiudere i locali recidivi, già multati”.
I controlli a tappetto sono effettuati anche “ai venditori ambulanti abusivi, che soprattutto in Centro provano a smerciare merce contraffatta”. In merito a ciò, la polizia locale ha già sequestrato circa 5 mila articoli tra cappelli, bigiotteria di vario tipo, stampe e accessori.