Roma. Omicidio Diabolik, i genitori: “Ergastolo unica giustizia”
Il capo ultras della Lazio venne freddato con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti il 7 agosto del 2019
“Siamo convinti che la Procura farà di tutto perché si arrivi al risultato finale: ossia all’ergastolo per Calderon e per chi è, o sono, i mandanti dell‘omicidio di Fabrizio e per tutti i loro fiancheggiatori”.
Lo hanno affermato attraverso i loro avvocati, i genitori di Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik. Il capo ultras della Lazio venne freddato con un colpo di pistola alla testa mentre era seduto su una panchina nel parco degli Acquedotti il 7 agosto del 2019.
I giudici si sono riservati di decidere e l’udienza è stata rinviata al 7 marzo per le questioni preliminari.
I genitori di Diabolik: “Ergastolo unica giustizia”
Ieri 23 febbraio, davanti alla Corte d’Assise, all’inizio del processo che vede sul banco degli imputati l’argentino Raul Esteban Calderon, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, sono comparsi la sorella Angela e il fratello Andrea, costituiti parte civile insieme con i genitori rimasti a casa perché anziani e fragili. L’argentino, accusato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. per quanto riguarda la posizione della difesa di Calderon si punta a smantellare la struttura dell’accusa. In particolare la questione della pistola, la deposizione chiave della compagna di Calderon, Rina Bussone e l’ammissibilità delle intercettazioni Sky ecc, decriptate dalle polizie internazionali.
L’avvocato Tiziana Siano spiega che “non è loro interesse arrivare a un risarcimento pecuniario, ma sostenere la Procura nel suo compito e vigilare perché si arrivi a un risultato certo: ossia il riconoscimento della responsabilità penale del Calderon e questo non può che avvenire, a nostro avviso, se non con l’ergastolo”. Lo scrive il Messaggero.