Roma. Pantheon, firmato accordo tra Mic e Vicariato: ingresso a 5 euro, gratis per i romani
“A Roma c`è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso…”
In Italia sono circa 75 i luoghi di culto con ingresso a pagamento. La questione dell’accesso a pagamento nelle chiese di interesse artistico è un tema complesso sempre aperto nel dibattito in cui entrano diverse voci tra cui lo Stato e la Chiesa.
All’inizio del VII secolo, il Pantheon, tempio della Roma antica dedicato a tutte le divinità, venne donato dall’imperatore Foca al papa Bonifacio IV e fu convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres. Fino a ieri l’accesso nella basilica di Santa Maria ad Martyres era gratuito.
Ora al Pantheon si accederà pagando un biglietto di ingresso di 5 euro ma diverse categorie potranno comunque accedere gratuitamente. Il 70 % del ricavato andrà al ministero della Cultura, il 30 % alla diocesi di Roma.
E’ la nuova convezione sul Regolamento d’uso della basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta come Pantheon. A sottoscrivere l’accordo, il Ministero della Cultura (MiC), rappresentato dal Direttore Generale della Direzione Generale Musei e dal Direttore della Direzione Musei statali città di Roma, e il Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres. L’accesso ai fedeli per la partecipazione alle attività religiose e di culto sarà totalmente libero.
“A Roma in nessuna chiesa si paga l’ingresso”
“A Roma c`è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso, con la quale mi trovo d’accordo, ma mi rendo conto che questo del Pantheon è un caso particolare”, ha commentato l’arciprete della basilica di Santa Maria ad Martyres, mons. Daniele Micheletti. “Si era iniziato a parlare dell’introduzione di un biglietto già diversi anni fa, quando era ministro della Cultura Dario Franceschini e il cardinale vicario era Agostino Vallini”, ha aggiunto.
Al Ministero il 70%
“Per il Capitolo è importante che sia regolamentato l’accesso dei visitatori, poiché il Pantheon è uno dei monumenti più visitati della città. Inoltre, lo Stato ha la responsabilità del monumento, per cui ha a suo carico tutte le ingenti spese e non si poteva rimanere insensibili alle richieste del ministero”, ha concluso mons. Micheletti in merito alla decisione di destinare il 70% al ministero.
Alla Diocesi il 30%
Una parte del ricavato del biglietto, il 30%, andrà alla diocesi di Roma, “che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale nel territorio diocesano”, dice ancora l’accordo.
Sgarbi: “Ingresso gratis al Pantheon per romani è mia idea”
”Ingresso al Pantheon a pagamento? Sono stato uno degli attori di questo accordo e ho introdotto io l’elemento della gratuità per i romani”. E’ quanto rivela il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi all’Adnkronos, commentando l’accordo siglato ieri tra il ministero della Cultura e la Diocesi di Roma.
Secondo quanto previsto dalla nuova convenzione sul Regolamento d’uso della basilica di Santa Maria ad Martyres di Roma, sarà introdotto un biglietto d’ingresso di importo non superiore a 5 euro, il cui ricavato sarà così ripartito: 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma. Saranno esentati dal pagamento, come già avviene per i musei, i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno appena 2 euro.
Per il sottosegretario alla Cultura il ”modello” più giusto e ”che ho in mente io – spiega – che applicherei in ogni museo italiano è fatto di tre livelli: residente, italiano e straniero. Lo straniero paga l’intero costo del biglietto, magari con qualche ritocco, 15 o 20 euro, l’italiano paga la metà e il residente della città non paga niente.
Siccome la gratuità per entrare nei musei in Italia sembra impossibile – aggiunge Sgarbi – chi viene a Roma per visitare il Pantheon pagherà il biglietto, invece chi ci va per capire alcuni aspetti della propria storia e della propria identità culturale, non dovrà pagare. Io sono sempre stato favorevole alla gratuità dei musei – ammette – ma perlomeno con questa formula per i cittadini italiani l’ingresso nei musei resterà gratuito”, conclude. (Adnkronos)