Intervistato da La Repubblica, l’assessore alla Mobilità della giunta Gualtieri, Eugenio Patanè, è intervenuto sul tema dei trasporti nella Capitale. Le nuove tecnologie, infatti, tra cui anche le vetture a guida automatica saranno sperimentate a Roma, nel quartiere dell’Eur. Entro giugno, inoltre, un’app renderà più fluido l’accesso al trasporto pubblico e ai mezzi in sharing.
“Progetto ambizioso? Dobbiamo risolvere i problemi che abbiamo ereditato, ma anche guardare avanti. Fino a questo momento la mobilità è stata gestita dal regolatore, penso al Comune, Atac o a Ferrovie dello Stato. Noi vogliamo cambiare punto di vista e assumere quello dell’utente cucendogli addosso il servizio in base alla sua domanda di spostamento”.
“Sul concreto… devo raggiungere il centro dalla periferia. A disposizione avrò bus, metro, ferrovie, taxi, Ncc, car sharing, scooter condivisi, monopattini e bici, anche i gestori delle colonnine di ricarica per vetture elettriche. Vogliamo che tutti gli operatori di questi servizi – prosegue – si ritrovino all’interno della nostra app, legata all’utente da un Qr code. Il prezzo del viaggio verrà applicato alla fine. Sarà riconosciuta automaticamente la tariffa più vantaggiosa. Pensiamo anche ad accordi con i musei per acquistare il ticket di ingresso da pagare assieme alla tariffa per lo spostamento. Coinvolgeremo anche Roma e Lazio per lo stadio. Ci saranno anche premi per gli utenti che scelgono di ridurre il traffico utilizzando l’app, attraverso un sistema a punti. Per esempio chi preferirà l’autobus al car sharing, decongestionando quindi il traffico, avrà un bonus da spendere per il prossimo viaggio”.
“Ci vorrà del tempo – afferma Patanè – , ma è la grande sfida dei 5 anni che abbiamo a disposizione. Dobbiamo incentivare il più possibile il ricorso al trasporto pubblico, facendo capire che il servizio sarà competitivo sia dal punto di vista della qualità che della quantità. I 2,9 milioni di euro risparmiati nell’ultimo anno alla voce trasporti verranno spesi per acquistare nuovi titoli di viaggio da ricondividere, come è successo per i taxi a Natale, con i pendolari. Nuovi tram, una flotta di bus elettrici, nuovi treni della metropolitana. È tutto un unico ragionamento”.
“App? Per marzo la testeremo con i nostri primi 5.000 abbonati metrebus. Entro giugno vogliamo che sia una realtà. Ne discuteremo in giunta già questa settimana. Parleremo anche dell’Eur, che speriamo che diventi a breve il nostro laboratorio. Gareggiamo infatti con altre 13 città italiane per avere i finanziamenti e testare subito le nuove tecnologie trasportistiche all’Eur, quartiere che ha una vocazione futuristica e di innovazione.
Oltre l’Eur però c’è una città da ricollegare. Abbiamo interi quartieri insularizzati da riconnettere agli hub del trasporto
pubblico con un finanziamento europeo da 50 milioni di euro. La Sapienza ha già presentato 25 progetti per realizzare pontili ciclopedonali che portino fino alla stazione metro o ferroviaria più vicina. Lì gli utenti troveranno bike box dove poter parcheggiare al sicuro la bici”.
“Taxi–droni? C’è chi ride quando ne parlo. Ma Enac ed Enav stanno già studiando seriamente i percorsi aerei per i droni e il Ministero dei Trasporti è al lavoro sulle regole per i taxi-droni” conclude.
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