Roma per la pace: 50mila persone scenderanno in piazza per dire “No” alla guerra in Ucraina
Questo weekend scenderanno nelle piazze romane circa 50mila persone per manifestare contro la guerra in Ucraina
Il 5 marzo è stata scelto come giornata nazionale per la pace. Infatti, nella giornata di oggi a Roma sarà prevista una manifestazione con lo slogan “Cessate il fuoco, per una Europa di pace“. Un evento che, soprattutto dopo gli attacchi alle città e lo sfollamento di migliaia di civili, vuole mandare un messaggio forte contro la guerra in Ucraina.
Infatti come ha sottolineato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete per il disarmo, ribadisce: “Inviare le armi non serve a migliorare niente“.
La manifestazione avrà inizio alle ore 13.30 in piazza della Repubblica per poi raggiungere piazza San Giovanni. Promotori dell’iniziativa sono la Cgil e Rete italiana Pace e Disarmo. Tuttavia saranno presenti tante associazioni che vogliono dire “Stop” alla guerra.
Saranno presenti Anpi, Arci, Acli, Libera, Legambiente, Emergency, Greenpeace, i comitati per la Costituzione. Non mancheranno gli studenti che saranno presenti in piazza facendo sentire la loro voce con la bandiera degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari.
Sarà presente all’evento con un intervento sul palco il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. L’iniziativa continuerà fino al pomeriggio dalle ore 17 alle 19 in piazza di Porta San Giovanni.
Sindacato Cisl, Sbarra: “non si può essere neutrali”
Sarà presente la Cgil, ma non la Cisl. Il sindacato con un comunicato di Luigi Sbarra spiega e le ragioni della sua mancata adesione all’iniziativa.
“Non si può essere neutrali, noi siamo con il governo italiano, stiamo con le misure che sono state prese. Non ci possono essere equivoci e equidistanze tra aggressori e aggrediti, noi siamo con l’Ucraina e contro Putin“, sottolinea Sbarra.
Dunque la Cisl è a favore della resistenza ucraina e quindi non crede in una “neutralità attiva“.
Prende una posizione contraria Landini che sottolinea invece sostiene i “lavoratori e lavoratrici, pensionati, studenti” che sfileranno per le strade di Roma “per dimostrare la solidarietà con la popolazione ucraina, vittima di una assurda e inaccettabile aggressione militare da parte della Russia. Aggressione che condanniamo “senza se e senza ma”, però non è con l’invio delle armi ma con il negoziato, la diplomazia, la forza della democrazia, la cooperazione che riusciremo a costruire una Europa di pace, consentendo al popolo ucraino e al popolo russo di vivere in libertà senza oppressori“.
50mila persone nel weekend a Roma per la pace
Secondo le fonti della questura è prevista una partecipazione di 15mila persone. Ma data la presenza di altri eventi sempre per la pace nel weekend sono previste nella Capitale oltre 50mila persone.
Sul palco oltre a Landini, ci saranno gli interventi e le testimonianze date dalle voci di persone che hanno vissuto la guerra. Tutte le guerre, non solo di quella Ucraina, saranno raccontate: dalla Siria ai Balcani , dall’Afghanistan alla Palestina.
Inoltre, sarà presente Beatrice Fihn, direttrice esecutiva della International campaign to abolish nuclear weapons e premio Nobel per la pace nel 2017.
Infine, con molta probabilità parteciperanno artisti come Fiorella Mannoia. Ma chiuderà l’evento Gianfranco Pagliarulo, il presidente dei partigiani.
Infatti, oltre a piazza della Repubblica, ci sarà anche una manifestazione per la pace in piazza Vittorio Emanuele, all’Esquilino tra via Statuto e via Napoleone III. Un’iniziativa promossa dalla comunità di Sant’Egidio e avrà inizio alle ore 12.