Roma, pirotecnici contro la Raggi: “Tar conferma che divieto fuochi è illegittimo”
Apprendiamo con rammarico che la sindaca di Roma, in spregio a quanto già deciso dal Tar ha deciso di emanare l’ordinanza che vieta l’uso dei fuochi d’artificio
Divieto fuochi d’artificio a Roma.
“A poche ora dalla notte di San Silvestro apprendiamo con rammarico che la sindaca di Roma, in spregio a quanto già deciso dal Tar del Lazio nel 2016 e dal Consiglio di Stato, ha deciso di emanare l’ordinanza che vieta l’uso dei fuochi d’artificio nelle prossime ore.
Divieto fuochi a Roma: rischio di alimentare il mercato abusivo
Un atto grave che segnala una mancanza di rispetto della Raggi verso le Istituzioni. E che inoltre rischia di alimentare il mercato abusivo dei fuochi pirotecnici che mette in pericolo la vita di tanti romani.
Averlo deciso all’ultimo rende inoltre impossibile inoltrare un ricorso. Una decisione beffarda contro migliaia di lavoratori del settore”. A denunciarlo in una nota è Nobile Viviano, presidente di Asspi, Associazione Pirotecnica Italiana, settore che raccoglie oltre 2mila aziende e diecimila lavoratori.
“Il Tar del Lazio e della Lombardia e successivamente il Consiglio di Stato hanno giudicato illegittimo l’uso dell’ordinanza su una materia che non rientra nell’emergenza e nell’imprevedibilità, come richiederebbe appunto l’ordinanza sindacale”, spiega Viviano.
Quello che rammarica “è che allo stato attuale nessun Dpcm contiene divieti sulla vendita e sull’uso dei fuochi d’artificio.
Perciò queste iniziative dei sindaci, oltre ad alimentare confusione nella cittadinanza e ingenti danni economici agli operatori del settore, aumenteranno il mercato illegale e conseguentemente i rischi per coloro che utilizzeranno prodotti non certificati come quelli venduti dal mercato abusivo”.
“Quest’anno il nostro settore ha già perso oltre l’80% del fatturato per via delle restrizioni anti Covid. Tuttavia come Asspi abbiamo elaborato una Piro Guida proprio per invitare i cittadini all’acquisto e all’uso di fuochi pirotecnici da utilizzare nella massima sicurezza. Un’iniziativa condivisa anche dall’Anci che a questo punto rischia di essere vanificata da queste ordinanze illegittime che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini”, conclude Viviano.
Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di AssPi.