Lesioni personali aggravate dall'uso delle armi e dall'abuso di poteri. Questi i capi di accusa per l'agente di pubblica sicurezza Alfio Paradiso rinviato a giudizio poiché ripreso in video mentre durante gli scontri avvenuti a Roma il 14 novembre del 2012 per protestare contro il governo Monti percuoteva uno dei manifestanti. Contro questi, già a terra, l'agente infieriva a colpi di manganello. La decisione di rinviare a giudizio il poliziotto e' del gup Tiziana Coccoluto che su richiesta del pubblico ministero Luca Tescaroli. Ad assistere Paradiso e' stato l'avvocato Salvatore Volpe il quale ha rilevato che "una consulenza medico-legale ha stabilito che le lesioni riportate da C. sono incompatibili con un colpo di manganello".
Il processo comincerà il prossimo 9 di luglio.
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