Roma, presentato al Campidoglio il volume dedicato al Giubileo

Nel libro sono raccontati tutti gli interventi realizzati e quelli previsti, i significati spirituali e sociali legati all’evento

Presentazione del libro dedicato al Giubileo 2025 (foto dalla pagina Facebook "Roma Capitale")

Presentazione del libro dedicato al Giubileo 2025 (foto dalla pagina Facebook "Roma Capitale")

Nella suggestiva cornice del Campidoglio, è stato presentato ieri il volume “Roma 2025 – Il Giubileo”, un’opera dedicata da la Repubblica al prossimo Anno Santo, che si preannuncia come un evento epocale per la città di Roma. Alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e di monsignor Rino Fisichella, responsabile vaticano per il Giubileo, il libro, a cura di Ottavio Ragone, Conchita Sannino e Francesca Giuliani, offre un racconto completo degli interventi, delle novità e dei significati spirituali e sociali legati all’importante appuntamento.

Giubileo, Gualtieri: “Rendere Roma un modello di accoglienza”

Il libro si apre con il testo della bolla di indizione del Giubileo, scritta da Papa Francesco, accompagnata dalla lettera del 2022 in cui il Pontefice spiegava il valore spirituale del Giubileo come momento di speranza e di rinnovamento. Oltre agli interventi del Sindaco di Roma e a capitoli dedicati ai lavori in corso, il volume propone un’analisi dettagliata del calendario degli eventi previsti per il 2025, oltre a un focus sulla macchina dell’accoglienza che Roma sta predisponendo per ospitare milioni di pellegrini.

Durante il suo intervento, il Sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato l’impegno della città nel rendere il Giubileo non solo un momento di grande spiritualità, ma anche un’opportunità di crescita e inclusione sociale. “Stiamo lavorando per rendere Roma un modello di accoglienza, valorizzando il tema della speranza e affrontando questioni chiave come la fraternità, la pace e la cura del Creato”, ha dichiarato il sindaco. Particolare attenzione è rivolta alle periferie, con interventi di inclusione che evitino di concentrare il Giubileo solo sul centro storico. Tra i progetti più significativi, spicca il coinvolgimento dei detenuti in iniziative di integrazione sociale, in linea con il messaggio di speranza promosso da Papa Francesco.

Roma si prepara al Giubileo con un piano fitto di inaugurazioni e lavori di riqualificazione. A dicembre sarà inaugurato il primo parco d’affaccio sul Tevere, seguito da altri interventi che proseguiranno nei primi mesi del 2024. Tra le opere già completate, è stata citata l’apertura di nuove fontane con giochi di luce e colori innovativi.

Giubileo, durante i lavori rinvenute diverse scoperte

Nel calendario delle prossime inaugurazioni spiccano il restauro della Fontana di Trevi, la riapertura della Centrale di Navona, e il restyling delle fontane di piazza Farnese, in collaborazione con l’Ambasciata Francese. Importanti investimenti riguardano anche la mobilità: nuovi autobus, ristrutturazione delle fermate della metro e l’introduzione del wi-fi gratuito 5G in tutta la città. Inoltre, è in fase di sviluppo l’app “Julia”, una piattaforma digitale per aiutare i pellegrini e i cittadini a orientarsi tra eventi, servizi e attrazioni.

Monsignor Rino Fisichella, responsabile vaticano per il Giubileo, ha ribadito il significato profondo dell’Anno Santo, che va oltre il semplice annuncio di speranza: “Il Papa ci invita a creare segni concreti di speranza, affrontando i problemi reali della città, come l’emergenza abitativa”, ha affermato. Questo spirito ha spinto anche le autorità ecclesiali a un coinvolgimento attivo, con un’attenzione particolare verso chi vive in condizioni di difficoltà.

I lavori in corso per il Giubileo hanno portato alla luce due scoperte archeologiche di grande rilevanza. A piazza San Giovanni, gli scavi hanno rivelato il Patriarchio, l’antica residenza di Bonifacio VIII, citata nei testi storici ma mai identificata fino ad ora. A piazza Pia, invece, è stato riportato alla luce il portico di Caligola, una struttura di epoca imperiale che arricchisce ulteriormente il patrimonio storico di Roma.

Monsignor Fisichella ha espresso grande entusiasmo per queste scoperte, definendole “realtà conosciute solo sui libri”, che il Giubileo ha permesso di riscoprire. Il Patriarchio, in particolare, potrebbe diventare uno dei luoghi simbolo del prossimo Anno Santo, con l’obiettivo di riportare alla luce gli straordinari reperti rinvenuti.