Roma, processo storico: conducente automobile a giudizio per aver bloccato bus
Il 14 maggio del 2019 un Suv in zona villa Borghese aveva bloccato il passaggio di un bus per ben 70 minuti: chiesto rinvio a giudizio
Bus bloccato e corsa interrotta. I parcheggi a Roma sono un problema ormai proverbiale. Ma possono diventare anche motivo di un processo penale se il conducente di una vettura parcheggiata sullo spartitraffico impedisce il passaggio ad un autobus di linea numero 53.
È accaduto in centro a Roma, in via Pinciana (villa Borghese) dove un Suv Nissan Juke, il 14 maggio 2019, ha bloccato per ben settanta minuti un mezzo pubblico Atac. Ora il conducente rischia un processo per interruzione di servizio pubblico. I passeggi sono stati fatti scendere e sono intervenute le forze dell’ordine.
Bus bloccato, la rivoluzione in tribunale
Il procuratore Paolo Ielo ha chiuso le indagini nei confronti dell’automobilista, seguirà quindi la richiesta di rinvio a giudizio. Questo episodio è importante perché si tratta di una delle prime inchieste nata dalla questione “sosta selvaggia”. Il 14 marzo del 2019 è infatti stato deciso dalla Procura di Roma che chi causerà problemi al traffico lasciando la propria auto in modo scorretto potrà finire sotto processo.
Sicuramente il problema dei parcheggi nella Capitale andrebbe risolto alla radice, offrendo un servizio di trasporto pubblico davvero efficiente e puntuale. Vedremo se ci saranno risultati positivi grazie ai mille monopattini a noleggio disposti dal Comune.