Onda Gialla, l’associazione dei nidi e degli spazi Be.Bi. convenzionati con Roma Capitale, decide di esporsi con parole dure. Il comunicato stampa parla chiaro: “L’amministrazione di Roma Capitale, già da alcuni anni, sembra lavorare per la ‘demolizione’ del sistema integrato pubblico/privato e ora al tempo del Covid sembra aver finalmente raggiunto il suo obiettivo: molte scuole convenzionate hanno già chiuso, altre si apprestano a farlo”. Nel territorio del Comune di Roma sono 195 le strutture a rischio chiusura.
Il comunicato si inserisce nella protesta dei titolari degli asili nido che denunciano i ritardi, da parte del Comune, nella presentazione del contratto di convenzione. Un messaggio in Posta Elettronica Certificata che dovrebbe stabilire “tempi, modalità e risorse per proseguire l’erogazione del servizio”. L’associazione Onda Gialla rileva l’impegno economico assunto dagli asili convenzionati “con tutti gli oneri relativi alla sicurezza del servizio e alla formazione e retribuzione del personale in essere e assunto” a seguito della “richiesta da parte dell’Amministrazione di assunzione di personale integrativo e di potenziamento prima della firma del contratto e senza poter conoscere le risorse messe a disposizione”.
Gli asili nido hanno potuto riaprire a settembre seguendo le linee guida anti-Covid, ma risale a una decina di giorni fa la notizia della chiusura dell’asilo convenzionato “123 Stella” nel XIV Municipio a causa della positività al Covid di tre educatrici.
Il Comune di Roma replica che il contratto è stato “sempre firmato nei primi mesi dell’anno” scolastico. Una governance contro la quale punta il dito Onda Gialla: “Se vogliamo davvero percorrere la strada della crescita dei servizi è necessario investire nel sistema pubblico/privato, mentre a Roma si sta cercando di rimettere in discussione proprio questo, rinunciando da un lato alla funzione di governance pubblica e dall’altro al patrimonio di conoscenza e competenze costruito in questi anni”.
“Noi siamo testardi e vogliamo continuare ad esserci – prosegue il comunicato – a offrire le nostre capacità e competenze al servizio della comunità, ma senza chiare scelte politiche in questo senso, non ce la possiamo fare neanche un giorno di più perché, come il covid-19 ci ha insegnato nessuno si salva da solo”. Nei prossimi giorni si attende la risposta del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Roma.
Il minestrone è l'alimento più salutare di tutti ma può anche diventare dannoso se commetti…
Sono in corso le indagini dei Carabinieri per dare un nome ai due fuggitivi
Con questo trucco facile ed economico puoi dire addio definitivamente ai cattivi odori. La tua…
Se ami l'aria pulita, la buona tavola, e le passeggiate in mezzo alla natura non…
Guai in vista per Alfonso Signorini, dopo l'eliminazione della concorrente Helena, ora rischia davvero grosso. …
Fermare il 19 vuol dire semplicemente ridurre i km di ferro per il TPL nella…