Nella zona Prati, davanti al conosciuto e frequentato mercato Trionfale di Roma, mentre il flusso di persone aumenta per approvvigionarsi dei prodotti alimentare, la zona brulica di ladri.
Proprio in un video, diventato poi virale sui social e ripreso da “Roma fa schifo“, si vede all’opera una coppia di borseggiatori. Una fa il cosiddetto palo, cercando di coprire l’altra, mentre la complice cerca di allungare la mano verso cartella da lavoro di un’ignara vittima che sta passeggiando lungo il marciapiede.
Tuttavia, il pericolo di furto viene scampato grazie all’intervento di un uomo che vede tutta la scena. Con occhio attento e vigile blocca subito il furto e chiede con accento romano “Ahò, che stai a fa?“. A quel punto la coppia fugge.
La zona benestanti di Prati non è la sola a essere presa di mira dai ladri. In tutti i quartieri romani si può andare incontro alla microcriminalità.
Tuttavia, nei mesi scorsi a essere finito sotto il mirino di una gang di ladri, simile a Lupin, sono circa 40 strade differenti con circa decine di locali condominiali nei quartieri Trieste-Salario, Africano e Parioli.
La denuncia è arrivata da uno dei gruppi social più grande della zona in cui uno dei residenti aveva segnalato episodi di furto in via Lucrino, Fogliano, Villa Ghigi e piazza Acilia. Da lì i commenti sono stati inarrestabili.
Nella mappa dei furti successivamente si sono aggiunti numerose vie come via Ufente, Fezzan, Lago di Lesina, Arrigo Boito, Flaminio, Somalia, Libia, piazza Trento e tantissime altre.
Quasi ogni angolo del II Municipio è stato forzato dai criminali che mettono a sconquasso l’abitazione in caccia di oggetti e se non trovano niente se ne vanno.
In un’intervista in esclusiva a “Roma Today“, un residente racconta il furto avvenuto in cinque cantine. “Non è stata sporta denuncia perché non hanno rubato quasi nulla anche perché c’erano solo materassi e valigie vecchie. Più che altro hanno danneggiato le porte“.
Un’altra testimonianza, invece, aiuta a collocare il fenomeno dei furti addirittura a inizio novembre quando come racconta una residente. “Il 12 novembre siamo rientrati verso mezzanotte e abbiamo visto che la porta che dava accesso ai locali delle cantine era aperta con la luce accesa. Ci siamo affacciati e ci siamo trovati davanti il disastro. Tutte le porte sfondate. Abbiamo inviato un messaggio sulla chat dei condomini per dare l’allarme. Quelli svegli sono scesi a controllare i danni, nel frattempo abbiamo chiamato i carabinieri“.
In quel caso sono stati poi le forze dell’ordine a far luce. Infatti, la banda sembrerebbe cercare oro e argento, anche le cantine non sembrerebbero il posto più adatto per trovarli.
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