Roma, rapine ai negozi dell’Appio-Tuscolano: sgominata baby gang
La Polizia ha eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare
Sono in corso da questa mattina le operazioni di notifica di 12 ordinanze di custodia cautelare da parte degli agenti del commissariato Appio-Nuovo, nei confronti di altrettanti giovani, responsabili di diverse rapine ai danni di esercizi commerciali della zona. Furto, rapina, percosse e danneggiamento i reati contestati. I dettagli saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 in Questura, via di San Vitale n. 15.
AGGIORNAMENTO, IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA STAMPA
In gruppo, con determinazione e violenza, hanno rapinato diversi esercizi commerciali tra l’Appio e il Tuscolano alla fine di gennaio. Interrotta dalla Polizia di Stato l’attività di 12 giovanissimi, 10 dei quali minorenni, raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare.
Sono stati gli agenti del commissariato Appio-Nuovo, al termine di un’indagine, ad individuare questa vera e propria banda composta da ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Rapina, furto, percosse e danneggiamento i reati contestati.
Determinanti ai fini del buon esito dell’attività, condotta dagli investigatori diretti da Pamela De Giorgi, è stata la collaborazione delle vittime dei diversi eventi criminosi. Modus operandi, abbigliamento, dettagli fisionomici, e i successivi riconoscimenti fotografici, hanno permesso ai poliziotti di chiudere il cerchio attorno ai responsabili di almeno 5 episodi di rapina, avvenuti tra il 17 e il 20 gennaio scorso.
L’indagine ha ricostruito le dinamiche di tutti i casi, concentrati in quei specifici giorni; via Arco di Travertino, via Menghini, via Appia Nuova e via Enea sono i luoghi dove la banda ha “colpito”. Entrando “in massa” nelle attività commerciali i giovani si dividevano i compiti: c’era chi pensava ad immobilizzare il negoziante – in più circostanze a picchiarlo – e chi si occupava a fare razzie di merce e del denaro contante nelle cassa. Il più grande, C.J.S. 19 anni di origini argentine, indossava sempre un orecchino con ciondolo a croce, dettaglio importante ai fini del suo riconoscimento; B.R., romano e K.O. ucraino, entrambi 18enni, sono gli altri due maggiorenni.