Cronaca

Roma, residenti e associazioni contro l’abbattimento dei pini di Casal Palocco

Su preoccupatissime segnalazioni di residenti, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il progetto di taglio di almeno 64 esemplari di Pino (Pinus Pinea) nell’insediamento di Casal Palocco, nel Comune di Roma.

Il Pino domestico (Pinus Pinea) è un albero della famiglia delle Pinacee diffuso nel bacino del Mediterraneo, specialmente lungo le coste italiane dove forma vasti boschi, le pinete.

Perché tagliare i pini di Casal Palocco?

Casal Palocco è un insediamento residenziale progettato in forma integrata e realizzato a partire dagli anni ’50 del secolo scorso e i lavori di rifacimento della viabilità di Via Gorgia da Leontini e Viale Alessandro Magno sarebbero il motivo del progetto di taglio dei Pini.

Secondo il progetto, i Pini sarebbero tagliati e sostituiti da Pini d’Aleppo, Eucaliptus, Pioppi neri, Alberi della canfora, Alberi di Giuda.

L’area è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e gli alberi adulti sono tutelati dal Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale.

Attualmente vi sono tecnologie agevolmente applicabili per lo svolgimento di lavori pubblici di riqualificazione della viabilità, salvaguardando le alberate che da decenni forniscono qualità paesaggistica, ossigeno, capacità di cattura dell’anidride carbonica con intuitivi vantaggi ambientali e sanitari.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) auspica che i Pini di Casal Palocco possano continuare a vivere e a dare il loro importante contributo per la qualità della vita romana.

Franco Tassi (Centro Parchi Internazionale): Non distruggere ma curare gli alberi

“Confermiamo la validità dell’intervento di GrIG, e ribadiamo l’assurdità del taglio dei Pini domestici di Casalpalocco, che non trova alcuna giustificazione, e sta infliggendo un altro grave colpo micidiale al Verde pubblico di questo comprensorio, nato negli anni ’60 come ‘Città Giardino’,” dichiara in una nota, Franco Tassi del Centro Parchi Internazionale.

“Le ingenti somme messe a disposizione del Municipio dovrebbero servire non per massacrare, ma curare nel modo più attento e responsabile le alberature e siepi, che avevano ricevuto una eccellente impostazione da una paesaggista del livello di Maria Luisa Parpagliolo Shephard, assistita da un giardiniere esperto come  Lorenzo Barbieri”, conclude Franco Tassi.

Redazione

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