La Roma scampa il pericolo con i cambi: è sempre più quinta
Evidente la stanchezza fisica e mentale dei giallorossi con la Salernitana, ma Carles Perez entra e sblocca: ora testa al Bodo Glimt
In Serie A nessuna partita è scontata, soprattutto per la Roma: nemmeno con la Salernitana fanalino di coda e molto vicina alla Serie B. I giallorossi infatti ribaltano la sfida dell’Olimpico nei minuti finali e rinforzano a fatica il quinto posto.
Stanchezza fisica e mentale: Roma a corrente alternata
Davanti a 64mila spettatori, di cui oltre 3mila provenienti da Salerno, la Roma parte con l’idea di posizionarsi nella metà campo avversaria, ma dopo 10 minuti di sterile predominio territoriale, escono fuori i granata. Il vantaggio arriva a metà primo tempo da palla inattiva, per un fallo commesso da Kumbulla ai 23 metri, capitalizzata al meglio da Radovanovic con un missile terra-aria. Da lì l’incapacità della Roma di essere sul pezzo per 90 minuti, con un ritmo a tratti blando e idee spesso confuse in un match che si è incattivito – con tanto di record di ammonizioni.
#RomaSalernitana è diventata una delle partite di #SerieA con più cartellini (1⃣3⃣, record eguagliato), ma l’unica con sole ammonizioni ?.
— Transfermarkt.it (@TMit_news) April 11, 2022
N.B.: undici gialli singoli pure in Venezia-Chievo, stagione 2001/02. #TMdatabase pic.twitter.com/vmoEyaDlod
Dopo aver rischiato il raddoppio, sventato dall’intervento prodigioso di Rui Patricio, la partita viene ribaltata in poco più di 200 secondi. La sensazione finale però è che per 80 minuti la Roma abbia avuto tratti di grande sterilità, soprattutto con il pallone tra i piedi. Non può non pesare la partita di giovedì, cosa confermata anche da Mou nel dopo-partita: un trasferta di mezzo e nemmeno 72 ore di riposo hanno influito, anche se nel finale non ha mollato la presa e ne è venuta a capo.
Zaniolo, Perez, Veretout: Mourinho ne viene a capo con i cambi
La mancanza di brillantezza (e di Pellegrini, squalificato) hanno costretto Mourinho a ricorrere alla panchina. Zaniolo, entrato dopo l’intervallo, ha subito portato imprevedibilità e pericolosità negli ultimi 20 metri. Carles Perez si è fatto trovare pronto sbloccando la partita con un sinistro da fuori chirurgico. La rivincita per un elemento poco utilizzato nell’ultimo periodo (solo sei minuti in campo tra marzo e aprile). Anche Veretout, entrato nell’ultimo quarto d’ora, è tornato determinante con il cross perfetto per il tap in sul secondo palo di Smalling.
Dati gli impegni ravvicinati e gli infortuni è fondamentale per Mou dare spazio a tutti e motivare ambiente e squadra: servirà una Roma più brillante per ribaltare giovedì la sconfitta di andata dei quarti di Conference League.
Abraham e Cristante stanchi e sottotono: serve riposo
Con questo si collega anche l’ultimo punto dell’analisi di Roma-Salernitana. Avere una panchina pronta serve a sopperire ai cali dei titolari, alcuni dei quali necessiterebbero di riposo. In particolare Tammy Abraham e Bryan Cristante. L’inglese contro i granata ha fornito una prova incolore, soprattutto come riferimento là davanti e negli ultimi minuti camminava in campo. Comprensibile dato l’utilizzo che ne fa Mourinho: dall’assenza per squalifica datata 4 dicembre con l’Inter, l’inglese è sceso in campo sempre da titolare. Nelle 18 partite giocate nel 2022 dalla Roma, è stato sostituito solo sei volte e nei minuti finali. Serve riposo, anche se il calendario non lo concede: giovedì ritorno di Conference, lunedì di Pasquetta trasferta a Napoli. Caso simile per Bryan Cristante, moto perpetuo del centrocampo giallorosso in affanno nelle ultime uscite. Uscito al 75’ per Veretout il mediano a cui non rinuncerebbe mai Mou ha bisogno di rifiatare.