Roma-Sampdoria riporta in dote ai giallorossi tre punti d’oro che segnano il ritorno in zona Champions a pari punti con l’Inter, al terzo posto momentaneo alle spalle della Lazio, vincente a Monza e seconda in classifica.
Mourinho, che rientra in panchina dopo due turni, per Roma-Sampdoria si deve reinventare la difesa dopo le scorie del derby (squalificati Cristante, Kumbulla, Mancini e Ibanez) e schiera un 4-2-3-1. Difesa come detto a quattro con Zalewski, Smalling, Llorente e Spinazzola, mediana robusta con Matic e Wijnaldum, trequarti con Dybala, Pellegrini ed El Shaarawy a sostengo di Abraham. Stankovic, anche lui alle prese con molti indisponibili, opta per Leris e Cuisance dietro Gabbiadini.
In un Olimpico pieno e all’inizio di un diluvio primaverile la Roma parte con l’acceleratore: El Shaarawy prova dal limite dopo 100 secondi trovando reattivo Ravaglia che para a terra. Da palla inattiva manca il guizzo di Smalling e Abraham in un match subito molto duro, con tre ammonizioni nei primi 21 minuti. Al 27’ punizione insidiosa di Gabbiadini che trova pronto Rui Patricio in due tempi, ma la Roma cresce nell’ultimo quarto d’ora.
Alla mezz’ora arriva la palla inattiva velenosa con Llorente che colpisce di testa, Ravaglia si tuffa e manda il pallone in corner. In pochi minuti due occasioni per Wijnaldum: schiaccia male sul secondo palo da corner e poco dopo prende il palo pieno, servito a centro area da una palla illuminante di Matic. Il primo tempo si chiude con un’altra doppia occasione che esalta Ravaglia. Zalewski con un tiro velenoso dai 30 metri trova la respinta del portiere in tuffo, che si rialza e para di piedi sulla respinta di Pellegrini.
La ripresa inizia con gli stessi 22 e una Sampdoria più presente nella metà campo avversaria ma che rimane in 10 dopo 6 minuti. Abraham anticipa Murillo sul tempo, fallo e secondo giallo dopo quello rimediato all’11’. Stankovic furibondo in panchina deve ridisegnare la sua Sampdoria con un uomo in meno: dentro Murru per Cuisance. Dal calcio piazzato conseguente colpo di testa di Smalling che schiaccia, Ravaglia respinge e Abraham non ci arriva per poco. È il preludio al gol del vantaggio che arriva al 57’: Spinazzola dalla sinistra appoggia a Matic che dalla trequarti trova ancora Wijnaldum che da solo, schiaccia di testa a centro area.
Roma in vantaggio di un uomo e di un gol che abbassa leggermente l’intensità, ma sempre in controllo delle operazioni e con qualche occasione per raddoppiare. A 10 dalla fine combinazione tra Pellegrini e Dybala, che col mancino dal limite passa vicinissimo al palo. All’85′ Spinazzola punta l’avversario, rientra e impegna sul primo palo Ravaglia. A tra dal 90’ la Roma raddoppia sempre nel segno di Georgino Wijnaldum. L’olandese si procura un calcio di rigore anticipando Ravaglia in uscita. Rigore netto che Dybala trasforma per la chiusura virtuale della partita. A 90” dalla fine tris di El Shaarawy che, servito nello spazio dal neo entrato Solbakken, col destro la mette all’angolino. Fischio finale e Roma che torna in zona Champions, pareggiando i conti con l’Inter a quota 50.
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