Roma, scoperta casa-famiglia horror a Marino: 4 denunce
La struttura accoglieva immigrati minorenni, che vivevano tra gli escrementi di topi e in condizioni sanitarie precarie
Abbandonati in condizione di degrado da coloro che avevano il compito di proteggerli e garantirgli un presente migliore rispetto all'orribile recente passato con il quale avevano dovuto, loro malgrado, fare i conti. E' la triste storia di otto adolescenti provenienti dall'Africa, dall'Albania e da altre zone di guerra, ospiti di una casa-famiglia situata tra Marino e Castel Gandolfo, in via Maremmana. Per fortuna i Carabinieri di Castel Gandolfo – riferisce "Il Messaggero" – nella giornata di ieri hanno effettuato un blitz nella struttura, accertando una condizione a dir poco precaria da parte dei piccoli ospiti, giunti clandestinamente in Italia.
L'inchiesta, partita dall'allontanamento di un minore, ha fatto effettivamente emergere che gli adolescenti, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, versavano in precarie condizioni di salute e in un contesto a dir poco orribile, con escrementi di topo sparsi qua e là. A questo si aggiunge la scarsa quantità di cibo e stanze da letto prive di vetri e finestre e soprattutto anche delle coperte necessarie ai giovanissimi per dormire in modo decoroso.
La struttura è aperta da due anni ed è gestita da una cooperativa la cui responsabile 40enne di Roma, denunciata insieme a tre educatori abbandono di minori e di persone incapaci. La casa-famiglia, autorizzata dal Comune di Marino, ospitava gli adolescenti segnalati da servizi sociali di Roma. E dire che, stando a quanto emerso dalle indagini, la struttura percepiva un assegno mensile di 20mila euro dal Comune di Roma. Nonostante ciò, gli ospiti venivano trattati peggio degli animali.
IL COMUNICATO DEI CARABINIERI
Degrado, abbandono, trascuratezza, incuria, condizioni igieniche precarie, mancanza di sicurezza. E’ questo ciò che hanno trovato i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo all’interno di una casa famiglia che ospita minorenni.
Il blitz dei militari, supportati da personale dell’ASL Roma 6 e dagli assistenti sociali del Comune di Marino – ove è situata la struttura – è scattato ieri: i carabinieri hanno trovato sei minorenni ed un maggiorenne – di varie nazionalità – che alloggiavano in stanze fredde, sporche e insicure, in precarie condizioni igienico-sanitarie.
Quattro le persone denunciate responsabili del reato di abbandono di persone minori o incapaci: si tratta di una donna di 48 anni, responsabile dell’associazione ONLUS che gestisce la struttura, del marito 50enne, che svolgeva la funzione di educatore, e di altri due operatori di 22 e 43 anni. La struttura è stata sequestrata mentre i giovani, grazie all’intervento dei servizi sociali del Comune di Marino, sono stati trasferiti presso un Centro di Prima Accoglienza della Capitale. Sono in corso ulteriori accertamenti tesi a definire le somme percepite dall’associazione per ogni minore ospitato.