Roma senza toilette. Disagi per lavoratori, mamme, disabili: affittare bagni chimici?

Affittare migliaia di bagni chimici almeno durante l’emergenza Covid, la proposta di Gilberto Casciani, ex presidente Municipio XVIII

bagni chimici

Bagni chimici

Affittare migliaia di bagni chimici durante l’emergenza Covid. La proposta lanciata per consentire a intere categorie di lavoratori (tassisti, operai, ambulanti), a mamme, a portatori di handicap e a chi si trova ad avere un’urgenza improvvisa, di poter avere un posto dove espletare i propri bisogni fisiologici o le proprie necessità. Si tratterebbe di un bel segno di civiltà'”.

Lo ha detto Gilberto Casciani, ex presidente del Municipio XVIII (ora XIII), ex consigliere comunale e regionale, ora presidente della comunità “Abbraccia l’Idea” intervenendo in diretta Facebook assieme al giornalista Francesco Vergovich e all’ex ministro Antonio Guidi.

Con i suoi interlocutori ha parlato della necessità di dotare le grandi città come Roma di bagni chimici. Per sopperire alla mancanza di bagni aperti al pubblico a causa della chiusura di bar e ristoranti a causa delle norme anti Covid.

“Sin dai tempi dei romani esistevano i bagni pubblici, anche per i portatori di handicap. Basterebbe che il Comune affitti, fino alla fine dell’emergenza, dei bagni chimici da installare in ogni angolo delle città

E’ assurdo, infatti, che se io mi trovo a passeggiare per strada, debba andare in un grande magazzino e far finta di comprare qualcosa solo per poter usufruire di un bagno. Così come è assurdo che in tutta Roma ci sia davvero un numero esiguo di bagni chimici in proporzione alla popolazione. Cerchiamo di risolvere almeno questi disagi. Basta davvero poco, soprattutto in questo periodo, per rendere un po’ più facile la vita a tante persone che lavorano per le strade”.

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