Roma. Sindacati: stato agitazione personale uffici Anagrafe
Potranno verificarsi astensioni da ogni attività accessoria e non obbligatoria
Proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale operante presso gli uffici di Anagrafe e Stato Civile di Roma, municipali e centrali, "fino a che non verranno affrontati e risolti uno a uno i problemi segnalati. Nel corso dello stato di agitazione verranno svolte solo le mansioni e i compiti dovuti, mentre potranno verificarsi astensioni da ogni attività accessoria e non obbligatoria". Lo scrivono in una nota le organizzazioni sindacali Rsu Indipendenti, Asbel-Cnl, SGB.
Nel dettaglio, si sottolinea come "i Servizi di Anagrafe e Stato Civile di Roma Capitale versano da ormai due anni in una gravissima situazione di stress organizzativo", con particolare riferimento al "vigente regime orario di turnazioni" che "mette a rischio le procedure con possibili ricadute dirette, personali e penali, sulla responsabilità degli operatori in veste di Ufficiali di Anagrafe e Stato Civile. Questo è inaccettabile, occorre ripristinare condizioni di sicurezza e conformità alle norme di diritto per l'esercizio delle funzioni delegate".
I sindacati spiegano che "l'Amministrazione capitolina si attiene rigidamente alle disposizioni emanate, ma non è altrettanto puntuale nel rispetto e applicazione delle norme sulla salute e sicurezza e sul benessere lavorativo, contribuendo non solo a creare malcontento, ma favorendo livelli di stanchezza e stress tali da pregiudicare la salute psicofisica". Inoltre, "si denuncia il drastico taglio di salario a fronte di un aumento dei carichi di lavoro. Altro aspetto assai critico oltre la insufficienza delle dotazioni organiche, è l'assenza di formazione e aggiornamento che invece dovrebbero essere continui".
Le sigle sottolineano che "la nuova Amministrazione capitolina si era impegnata a istituire un ''tavolo tecnico'' del settore di Anagrafe e Stato Civile per trovare almeno soluzioni temporanee. Sono passati tre mesi nel corso dei quali la situazione è andata aggravandosi e anziché convocare il tavolo si è proceduto unilateralmente con soluzioni-tampone e a scadenza, come la proroga degli sportelli bancari o la chiusura pomeridiana degli uffici al pubblico il venerdì.
Il personale è stanco di promesse e atti ''simbolici'' buoni per tirare a campare ma non per risolvere i problemi. Gli Ufficiali di Anagrafe e Stato Civile vogliono essere ascoltati e messi in condizione di lavorare in sicurezza, dignità, efficienza".
Tra le richieste quindi avanzate dai sindacati ci sono "l'immediata convocazione di un ''tavolo tecnico'' del settore; l'immediata sospensione della turnazione e l'applicazione di orari più consoni per i lavoratori e che possano essere ottimali anche all'utenza, magari implementando il sistema informatico per tutte quelle procedure e certificazioni che si possono ottenere on line dialogando con l'ufficiale di Stato Civile, senza la necessità che il cittadino si rechi negli uffici ed esigendo l'interconnessione informatica delle pubbliche amministrazioni; il potenziamento dell'organico del settore; il ripristino dei livelli salariali precedenti al contratto unilaterale; la previsione di una piena copertura legale e assicurativa e il patrocinio legale dell'Avvocatura per ogni Ufficiale di Stato Civile e Anagrafe".