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Roma-Spezia 2-1: grazie a Dybala i giallorossi chiudono il campionato al 6° posto

Roma-Spezia, ultima uscita stagionale dei giallorossi, è l’emblema di un intero anno vissuto dalla squadra di Mourinho: il Leitmotiv è la presenza in campo di Dybala che ha fatto la differenza.

Roma-Spezia: la cronaca del primo tempo

Mourinho, che ha seguito la partita dalla tribuna perché squalificato per l’ultima stagionale, sceglie molti degli interpreti della finale di Europa League nonostante la lunghissima notte di Budapest. In porta Svilar sostituisce Rui Patricio, difesa a 4 con Celik, Mancini, Smalling e Zalewski, centrocampo con Bove, Cristante ed El Shaarawy con Pellegrini e Dybala vicini a Belotti. Semplici, sul filo di lana di una lotta salvezza fino all’ultimo secondo in contemporaneità con il Verona impegnato a San Siro col Milan, si affida ai goleador Nzola e Gyasi.

Pronti-via e lo Spezia colpisce a freddo. Dopo 5 minuti palla respinta in area, Bourabia a metà tra un tiro e un cross su cui si avventa sul secondo palo Nikolau che schiaccia sottoporta il suo primo gol in Serie A. La Roma cerca di manovrare col baricentro più alto e ciò porta alla traversa di El Shaarawy al quarto d’ora di gioco. L’italo-egiziano con un destro d’incontro dal limite scheggia la parte alta del montante su cui Zoet non riesce nemmeno a sfiorare.

La Roma alza la pressione con lo Spezia pronto a ripartire, ma non crea grossi pericoli in area. Anche Dybala è costretto a provarci dai 20 metri: si libera a fatica per il tiro ma il pallone è troppo alto. È Il prodromo al pareggio che arriva a una manciata di minuti dall’intervallo. Zalewski crossa dall’out di sinistra, provano a spizzare sia Belotti a centro area sia Bove che arriva in corsa dalle retrovie ma il pallone entra senza deviazioni.

Dybala risolve la questione sesto posto

Alla ripresa Foti, il vice di Mourinho, torna alla canonica difesa a 3 con Llorente, posizionato sul centro-sinistra, al posto di Celik con Zalewski spostato come quinto a destra. Lo Spezia, virtualmente salvo a causa della contemporanea sconfitta parziale del Verona, si fa più intraprendente ma è ancora a rendersi pericolosa, sempre con un cross di Zalewski. Al 54’ cross dalla destra velenoso che filtra, arriva in corsa al volo Pellegrini, che scoordinato manda il pallone alto.

All’ora di gioco forza fresche per la Roma con Matic e Abraham per Bove e Belotti e poco dopo percussione solitaria di Dybala, il cui mancino sibila di fianco al palo. Con il contemporaneo gol del vantaggio della Juventus a Udine, Roma virtualmente settima che deve ancora di più cercare il gol. Il quasi 70% di possesso palla non sembra sortire effetto perché lo Spezia ha due buone opportunità per tornare avanti: da sviluppo di calcio piazzato prova da fuori Reca, para a terra Svilar. Zurkoski in ripartenza spedisce alto da posizione favorevolissima.

Nel quarto d’ora finale si accende una sfida che viveva su due sentenze parallele. La Roma chiede un calcio di rigore per un intervento di Reca su Dybala: Maresca non dà rigore e il Var non richiama l’arbitro all’home field review. L’episodio accende gli animi. Dybala viene ammonito per nervi tesi, mentre Abraham esce per un problema al ginocchio potenzialmente grave, sostituito da Spinazzola: con il solo El Shaarawy davanti, dentro anche Wijnaldum per Mancini. Dybala su schema da corner ci prova da fuori, ma Zoet si tuffa e respinge.

All’88′ arriva il rigore per la Roma: Amian stende El Shaarawy lanciato verso la porta. Ammonito per la seconda volta viene espulso e dal dischetto, al minuto 90 e un secondo Paulo Dybala trasforma con un tiro ben angolato su cui Zoet, pur intuendo, non può arrivare. Anche con un uomo in meno lo Spezia prova a buttarsi in avanti ma è la Roma che va più vicina al tris. Dopo 14 minuti di recupero l’arbitro Maresca fischia la fine: la Roma chiude il campionato al sesto posto che vuol dire Europa League. Lo Spezia, sconfitto come il Verona a San Siro, si giocherà lo spareggio in campo neutro la settimana prossima con i veneti.

Enrico Salvi

Laureato in Scienze Politiche presso l’"Università degli studi di Teramo" e laureando in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Redattore per "Qui Italia", "Thelastcorner.it" e "SuperNews", speaker radiofonico in entrambe le radio universitarie, è appassionato di sport, ma segue con interesse anche politica, economia e musica.

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