Roma, sprechi capitali: 50 vigili urbani non lavorano perché privi di moto
La denuncia arriva dal segretario del Sulpl romano: ci sarebbero vigili della Capitale privi degli indispensabili veicoli per svolgere il loro lavoro
Roma, vigili urbani fermi perché le casse del Comune non sono in grade di fornire la strumentazione professionale adeguata, uno spreco capitale di risorse umane.
La denuncia arriva dal segretario del Sulpl romano Marco Milani, secondo il quale ci sono vigili della Capitale privi degli indispensabili veicoli per svolgere il loro lavoro. Lo riporta l’agenzia Agi.
“Erano state celebrate in pompa magna in piazza del Campidoglio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, le cento nuove moto in dotazione alla polizia locale di Roma Capitale. Ma la metà di queste sarebbero rimaste ferme anziché prestare il loro servizio su strada. Questo perché il Comune non è stato in grado di acquistare l’equipaggiamento per i conducenti”.
Vigili Urbani Roma, tante cerimonie ma mancano i veicoli
In una lettera formale presentata dal presidente dell’Arvu Europea Mauro Cordova, direttamente al sindaco di Roma spiega che è: “Totalmente assurdo che in un Corpo dove si trovano 10 milioni e mezzo di euro per pagare 748 mila ore di straordinari l’anno o 4 mila euro a notte per piantonare centraline elettriche in un campo nomadi, vengano tenute ferme 50 pattuglie di motociclisti. Sottraendole così alla sicurezza di una città che vede aumentare le morti da incidenti su strada. Se la situazione è questa, il Corpo è allo sbando. E non sarà andando avanti con cerimonie e spot che saremo in grado di esaudire le richieste di sicurezza dei cittadini”, conclude.