Roma sta rimanendo senza sangue, fermiamo il virus, non i donatori. Ecco come
L’Avis ha lanciato l’allarme, rilanciato anche dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante le ultime conferenze
L’Associazione italiana volontari del sangue (AVIS) ha lanciato l’allarme, rilanciato anche dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante le ultime conferenze: l’arrivo del coronavirus e le necessarie disposizioni adottate dalle autorità per fronteggiarlo sta facendo drasticamente scendere in Italia anche il numero dei donatori di sangue. Ogni giorno nel nostro paese oltre 1800 pazienti necessitano di trasfusioni, un crollo delle donazioni può avere conseguenze drammatiche per il nostro sistema sanitario già impegnato duramente dalla battaglia con il virus COVID – 19. Antonio Rebuzzi professore di Cardiologia presso l’Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli ha spiegato molto bene la situazione che stanno vivendo molte strutture ospedaliere: "Non riusciamo a operare, gli interventi di cardiochirurgia sono bloccati perché non abbiamo sangue, i donatori non vengono per paura del Coronavirus”.
Una paura che rischia di mettere a repentaglio la vita di molti cittadini che con un intervento chirurgico potrebbero essere invece salvati. Il Presidente della Regione Lazio e segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, che in questi giorni come altre migliaia di italiane e italiani sta affrontando a viso aperto la battaglia contro il coronavirus, ha rivolto un invito attraverso i suoi canali social a tutti i cittadini: "Ciao io per ora non posso farlo. Ma invito tutti a donare il sangue, ce n’è bisogno per le sale operatorie. Si può fare in piena sicurezza e il sangue verrà ovviamente analizzato prima dell’utilizzo. Tutte e tutti coloro che possono vadano a donare: è questo il momento". L’appello della Regione Lazio è stato subito ripreso anche dai ragazzi del Piccolo America: "In questo caso, uscire di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere!".
L’hastag coniato da AVIS #escosoloperdonare, sta crescendo in queste ore sui social ma il successo dell’iniziativa dipende dall’impegno di ciascuno di noi. Anche alla luce delle nuove disposizioni governative gli spostamenti dei donatori di sangue sono assolutamente consentiti e non vi è alcun rischio di contagio. In un momento tanto difficile il consiglio delle autorità sanitarie è quello di programmare le donazioni che possono essere fatte presso gli ospedali o nelle autoemoteche mobili attive anche durante il weekend, si può fare facilmente, naturalmente sempre se si è nelle condizioni di salute che consentono di poter essere donatori, seguendo le indicazioni offerte sul sito dell’Avis e della Regione Lazio. Un gesto semplice ma fondamentale che non possiamo assolutamente interrompere durante questa crisi e che può continuare a salvare anche nella Capitale molte vite umane ogni giorno.