Pubblicato il
Roma, stanati i furbetti della ZTL: il trucco per eludere i controlli

Roma, città eterna, è da sempre al centro di un dibattito riguardante il traffico e la gestione delle sue zone a traffico limitato (ZTL). Recentemente, però, una serie di indagini condotte dalla Polizia Locale di Roma Capitale ha messo in luce un fenomeno preoccupante: il trucco delle targhe da parte di alcuni conducenti, che cercavano di eludere il sistema di controllo elettronico delle ZTL, accedendo illegalmente in queste aree protette. Questo comportamento non solo mina il funzionamento delle politiche di mobilità urbana, ma comporta anche danni alle casse comunali, come dimostrato dalle sanzioni accumulate dai trasgressori.
Indagini e l’escamotage delle targhe manomesse
L’indagine è scattata dopo numerose segnalazioni da parte di cittadini che avevano notato anomalie legate a presunti casi di clonazione delle targhe. Gli agenti del Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT) della Polizia Locale hanno immediatamente avviato una serie di accertamenti mirati, concentrandosi su quei conducenti che cercavano di alterare la targa del proprio veicolo per eludere il monitoraggio delle telecamere di accesso. Attraverso verifiche approfondite, sono stati individuati diversi soggetti che, con metodi diversi, avevano messo in atto un sistema fraudolento.
Uno dei casi più emblematici riguarda un uomo di 57 anni che, noleggiando un Fiat Ducato, aveva alterato la lettera “F” della targa utilizzando del nastro adesivo nero, trasformandola in una “E”. Questo piccolo ma astuto cambiamento gli permetteva di eludere il controllo elettronico e accedere senza problemi nella ZTL per effettuare delle consegne. Quando messo alle strette dalla Polizia Locale, l’uomo ha ammesso la manomissione della targa.
Un altro caso ha coinvolto un 45enne italiano, che aveva noleggiato una Porsche Cabrio. Lo stesso escamotage, che prevedeva l’alterazione della targa, è stato utilizzato per entrare nell’area del Tridente, una delle ZTL più trafficate e centrali della capitale, nel luglio 2024. L’indagine ha rivelato come queste manomissioni non fossero episodiche, ma facevano parte di un modus operandi ripetuto da diversi individui.
Aziende coinvolte: un sistema ben organizzato
Non sono solo i singoli cittadini ad essere coinvolti in queste pratiche illecite, ma anche aziende che operano nel cuore di Roma. È stato infatti accertato che una società di trasporti, specializzata nella consegna di frutta, verdura e generi alimentari ai ristoranti del centro storico, aveva utilizzato questo sistema fraudolento per entrare ripetutamente nelle ZTL. Due dei veicoli a noleggio utilizzati dall’azienda, un Renault Master e un Mercedes Sprinter, avevano alterato le targhe applicando una sottile striscia metallica a calamita sulla lettera “P”, trasformandola in una “R”. Questo semplice ma efficace trucco ha permesso ai mezzi di circolare per mesi nelle ZTL senza essere identificati dalle telecamere.
Grazie alle indagini, gli agenti sono riusciti a risalire ai responsabili, denunciandoli per uso di targa falsa e truffa ai danni di Roma Capitale. Non solo sono stati sequestrati i veicoli utilizzati per l’illecito, ma è stata avviata anche l’attività di recupero delle sanzioni non pagate, che ammontano a più di 16mila euro.
Caso di falsificazione
Parallelamente, un altro episodio ha coinvolto una donna che aveva ricevuto numerosi verbali per accesso non autorizzato nella ZTL in date e luoghi a lei sconosciuti. Le verifiche hanno portato alla scoperta che il veicolo multato non era quello di sua proprietà, ma un altro mezzo con la targa manomessa. Anche in questo caso, era stata alterata la lettera “F”, trasformandola in “E”, con lo stesso escamotage già riscontrato in altri episodi. Il 38enne responsabile è stato denunciato per circolazione con targa falsificata, e il veicolo utilizzato è stato sequestrato.
Conseguenze legali e sanzioni
Oltre alla denuncia per truffa e uso di targa falsa, le persone coinvolte dovranno rispondere anche delle multe accumulate per il loro comportamento illecito. L’importo complessivo delle sanzioni non pagate, derivanti dall’accesso non autorizzato nelle ZTL, supera i 16mila euro, ma l’indagine è ancora in corso e potrebbero esserci ulteriori sviluppi.
Questo caso evidenzia come la manomissione delle targhe sia diventata una pratica comune per alcuni conducenti che cercano di aggirare le normative sulle ZTL. Sebbene la sanzione per circolazione con targa falsificata sia severa, il fenomeno continua a destare preoccupazione tra le forze dell’ordine. Le ZTL sono uno strumento essenziale per garantire la sicurezza e la vivibilità del centro storico di Roma, e l’illegalità che mina il loro funzionamento ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini e sul sistema di mobilità sostenibile.
Un segnale di allerta
Il caso dei “furbetti della ZTL” è solo l’ultimo episodio di un fenomeno che merita una riflessione più profonda. La continua ricerca di scorciatoie per aggirare i divieti, oltre a compromettere il sistema di sanzioni, mette a rischio la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente. Roma ha bisogno di un controllo rigoroso e di una maggiore sensibilizzazione, affinché l’integrità delle ZTL e la sicurezza dei suoi cittadini siano sempre garantite.
Condividi questa notizia per primo
Sostieni il nostro giornalismo