“Se non ci adegueremo con opportuni sistemi di sicurezza, qualsiasi ipotesi di bike sharing o bicinoleggio pubblico sarà destinato a fallire e a rimetterci, oltre alla ciclabilità, saranno proprio i contribuenti romani”, è quanto denuncia Augusto Santori, del Comitato DifendiAMO Roma.
“E’ di qualche giorno fa la notizia che l’ultima bici è stata oggetto di furto e se non ci saranno novità possiamo dichiarare concluso e quindi inesistente questo servizio nella Capitale. Fino ad oggi agli evidenti atti di vandalismo e di furto con scasso che hanno caratterizzato le biciclette comunali, si è aggiunta una procedura con la quale senza carte di credito si poteva avere la smart card per prelevare le biciclette. Era necessario solo un documento d’identità e un codice fiscale facilmente falsificabili per i ladri di biciclette, il tutto senza alcun deposito cauzionale. Questa pratica, purtroppo, appartiene solo a Roma e non si riscontra in nessun altra città europea”, conclude la nota di DifendiAMO Roma.
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