All’alba di oggi, la Squadra Mobile e il Commissariato Viminale hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto disposto dalla locale Procura, nei confronti di O. E., romeno di 40 anni, in Italia senza fissa dimora, per i reati di violenza sessuale, rapina e lesioni, tutti aggravati, commessi nelle prime ore del 3 ottobre nei confronti di una cittadina australiana del 1967, nel parco di Colle Oppio. I poliziotti hanno anche recuperato il denato sottratto alla donna.
AGGIORNAMENTO
E’ stato fermato nelle prime ore di oggi, dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Viminale, il responsabile della violenza nei confronti di una cittadina australiana avvenuta la notte del 3 ottobre. Per l’uomo – O.E. cittadino romeno di 40 anni – è stato disposto dalla locale procura il fermo di indiziato di delitto.
In Italia senza fissa dimora, dovrà rispondere per i reati di violenza sessuale, rapina e lesioni, tutti aggravati, commessi nelle prime ore del 3 ottobre ai danni di una cittadina australiana di 49 anni. La donna, alloggiata nei pressi della stazione Termini, è stata soccorsa da un passante all’alba del 3 ottobre nei pressi del quartiere San Giovanni e accompagnata presso l’ospedale di zona per le gravi ferite e le condizioni in cui tuttora versa.
Le indagini, consistite in assunzione di informazioni testimoniali, sopralluoghi, analisi di immagini di sistema di video-sorveglianza di alcuni esercizi commerciali, hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti e raccogliere gravi elementi a carico del fermato. E’ stato accertato infatti dagli investigatori che la vittima, nella serata del 2 ottobre scorso, presso un locale in zona Termini aveva conosciuto un uomo, il quale, con la scusa di riaccompagnarla in albergo, l’aveva – al contrario – portata nei pressi del parco di Colle Oppio e, immediatamente dopo che la donna si era rifiutata di baciarlo, la stordiva con un violento pugno al volto, le procurava varie lesioni, la derubava dei molti soldi, del cellulare e dei diversi monili in oro che portava con sé e la costringeva a subire un rapporto sessuale. In forte stato di shock, la persona offesa riusciva, poi, a trascinarsi fino alla strada, dove veniva soccorsa da un’automobilista che contattava il 118.
O.E. si rendeva irreperibile sin dalle fasi immediatamente successive all’aggressione e veniva attivamente ricercato. Le conseguenti attività finalizzate al suo rintraccio permettevano di accertare che lo stesso si era dapprima spostato nel viterbese, per poi fare ritorno nella Capitale a bordo di un treno regionale, probabilmente per meglio organizzare la propria fuga dal territorio nazionale. Il personale dislocato presso le diverse fermate del treno lungo la tratta Roma – Viterbo, individuava e catturava il fuggitivo nei pressi della stazione “La Giustiniana”, allorquando gli agenti, saliti a bordo alla fermata “La Storta”, lo localizzavano all’interno di una carrozza. Il fuggitivo, all’atto della cattura, è stato trovato in possesso di dollari australiani e monili in oro sottratti alla vittima.
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