Roma, sulle bancarelle è scontro tra Repubblica e Corriere della Sera
Il giornale di Carlo Verdelli si schiera con la sindaca Raggi, l’altro con gli urtisti, i cosiddetti venditori di souvenir
Il quotidiano "La Repubblica" si schiera senza mezzi termini con la sindaca, Virginia Raggi, che ha ordinato lo spostamento delle bancarelle dal centro di Roma. "Il Corriere della Sera" invece sembra pendere per i cosiddetti urtisti, i venditori di souvenir, molti dei quali fanno riferimento alla comunità ebraica di Roma.
E' bene ricordare che il Campidoglio, come ricorda appunto Repubblica, ha recentemente stabilito che a partire dal primo gennaio, 17 postazioni commerciali degli "urtisti" dichiarate incompatibili con decoro e sicurezza, vengano spostate dalle aree di pregio del centro cittadino. Via dunque le 4 di Fontana di Trevi, le 5 di piazza di Spagna, le 2 del Tridente, le 5 del Pantheon e quella che si trova in piazza Navona. Il tutto, nel quadro del lavoro di riordino del commercio su area pubblica portato avanti dal Tavolo del Decoro, allo scopo di tutelare il patrimonio culturale e monumentale capitolino, nonché la pubblica sicurezza nei punti di maggior afflusso.
Il Corriere invece sembra avere una linea diversa sottolinendo le dichiarazioni di Angelo Pavoncello, vicepresidente dell’Ana, l’Associazione nazionale degli ambulanti: "qui è pieno di abusivi che vengono tollerati, mentre noi paghiamo le tasse. Voglio ricordare che 111 licenze da urtisti su 113 appartengono a persone di religione ebraica e che furono date come “indennizzo” dopo le persecuzioni. Quello che stiamo subendo lo abbiamo subito solo nel ‘38, quando furono varate le leggi razziali: le autorizzazioni regolari rilasciate per oltre cento anni furono tolte all’epoca e vengono di nuovo tolte oggi. Ci sembra di vedere una punta di antisemitismo verso una categoria storica della comunità ebraica".