Roma, svelato il mistero degli uccelli stramazzati al suolo a piazza Bologna?
I cadaveri dei volatili sono apparsi nella notte, coprendo marciapiedi e strade
La mattina del 5 febbraio intorno a piazza Bologna, zona centale di Roma, sono comparsi agli occhi dei passanti centinaia di uccelli morti al suolo. Si trattava di storni, un volatile che non è nuovo a questo tipo di morie. Quando accade è impressionante: molti vengono schiacciati dalle auto, divorati dai topi, i pedoni fanno slalom tra i cadaveri, e la comunità scientifica fino ad ora non era riuscita a motivare il fenomeno, tipico dei più oscuri presagi apocalittici.
La sera del 4 febbraio a Roma, forti raffiche di vento hanno causato diversi danni in città, con alberi caduti, rami spezzati e scoperchiamento di alcuni capannoni. Un uomo, è rimasto ferito all’interno della sua auto, squarciata da un albero vicino al policlinico Umberto I, dunque nella stessa area.
In questa occasione eccezionale la Lipu ha aperto il suo centro romano per accogliere i superstiti piombati sull’asfalto, circa 86 esemplari, con lesioni e ferite traumatiche dovute allo schianto.
L’ipotesi più probabile secondo la Lega Nazionale per la Protezione degli Uccelli è che il forte vento si sia abbattuto sui dormitori degli uccelli, i quali riposavano, quindi non sono riusciti a spiccare il volo e sono precipitati sull’asfalto. Il vento così forte può infatti far perdere il senso dell’orientamento a questi animali, e non fatto percepire loro che stavano cadendo dagli alberi. Lipu dice anche che nessuno degli esemplari arrivati al centro presentava sintomi di intossicazione o di avvelenamento.
Eppure, forse, occorrerebbe fare analisi approfondite su quegli agenti tossici che stanno invadendo l’aria, uccidendo insetti, decimando le api, in quanto hanno effetti cognitivi che le semplici analisi ematiche non sono in grado di rilevare. Il mistero di una notte è forse risolto, ma quello della nostra atmosfera no.