Una frode da 40mila euro ai danni dei titolari di un’azienda tedesca è stata sventata dai Carabinieri della Stazione Roma Bravetta, che hanno arrestato l’autore dell’ingegnoso raggiro, un uomo 35enne nato a Vienna ma di origini slave, che parla diverse lingue, già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di truffa aggravata. L’uomo, che si è finto emissario di una finanziaria britannica, aveva “agganciato” gli imprenditori vittime dopo aver letto un loro annuncio, una sorta di richiesta di aiuto, su un portale finanziario internazionale a cui si erano rivolti per ottenere l’erogazione di un mutuo di 500mila euro, utile al risanamento della loro impresa.
Tra le varie proposte pervenute via mail, gli imprenditori tedeschi hanno approfondito quella di una società con sede in Inghilterra – dove risulta regolarmente registrata – che si prestava a erogare in tempi rapidissimi la somma richiesta. Dopo un cospicuo scambio di mail preliminari, le parti hanno organizzato l’incontro a Roma, in un lussuoso hotel, in zona Bravetta, dove il truffatore, qualificatosi come emissario incaricato dalla società finanziaria, ha esposto ai due soci la procedura per l’erogazione del denaro. A fronte della consegna da parte dei richiedenti di 40mila euro in contanti – somma indicata come quota interessi dei primi 2 anni di mutuo – il finto incaricato avrebbe subito consegnato i primi 100mila euro e, in un secondo momento, inviato il bonifico dei restanti 400mila euro.
Il truffatore, però, non poteva sapere che l’addetto alla sicurezza dell’hotel, che nei giorni precedenti si era insospettito della sua presenza nella struttura, senza esserne ospite, aveva già avvisato i Carabinieri. Grazie alla segnalazione, i militari hanno dapprima assistito alla finta intermediazione, poi hanno bloccato l’impostore.
Grazie a un interprete, è stato possibile tradurre tutta la documentazione in possesso dell’imprenditore, scritta in lingua tedesca. A quel punto i Carabinieri hanno messo a conoscenza la vittima della trappola in cui stava, inavvertitamente, cadendo. Il truffatore 35enne, elegante, con un prezioso orologio al polso, non nuovo a questo tipo di reati, considerati due suoi noti precedenti specifici, uno a Milano e uno a Roma, è stato ammanettato e, in attesa di processo, trasferito nel carcere di Regina Coeli così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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