Roma, Teatro Eliseo va in scena “La pazza della porta accanto”
Un omaggio ad Alda Merini che amava la vita e amava l’amore
Al Teatro Eliseo va in scena “La pazza della porta accanto” di Claudio Fava con Anna Foglietta, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio, spazio scenico Alessandro Gassmann, con la collaborazione di Alessandro Chiti, costumi Mariano Tufano, musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi, disegno luci Marco Palmieri, videografie Marco Schiavoni, uno spettacolo di Alessandro Gassman, Produzione Teatro Stabile di catania e Teatro Stabile dell’Umbria
"Si va in manicomio per imparare a morire" scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più famosi. E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. "La pazza della porta accanto", intenso atto unico di Claudio Fava, vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica.
Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi prima della Riforma Basaglia del 1978. Un tema di portata civile e sociale che Alessandro Gassman approfondisce e porta sul palcoscenico.
La drammaturgia di Fava scorre senza interruzione, sonda gli abissi della mente di Alda Merini, il suo rapporto con i compagni di degenza, la nostalgia per la famiglia e le figlie, rivela il suo senso profondo della maternità, la sua fede religiosa, la capacità di resistere alla cattività forzata del manicomio, l’aspirazione profonda alla libertà del corpo e della mente.
A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana, sottolinea Gassman, sarà Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreterà una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature.
Il testo si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata.
Durata: 1h 25’ minuti senza intervallo
TEATRO ELISEO Via Nazionale Roma, da martedì 22 novembre a domenica 11 dicembre 2016, Orario spettacoli: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00, mercoledì e domenica ore 17.00