Roma, Teatro Vascello va in scena “Una serata speciale”

Il nome JAMIN non è inglese ma genovese, una parola di radice araba che significa fatica

Domenica 30 ottobre al Teatro Vascello lo spettacolo ”Una serata speciale”, una produzione I Concerti nel Parco, presentata in Prima assoluta.

Lo spettacolo è uno slalom musicale, pericoloso ma eccitante, fra generi diversi, che ha come protagonista la voce. Una nuova produzione de I Concerti nel Parco che vuole essere semplicemente un’esplorazione della vocalità, declinata su piani musicali diversi che hanno come comun denominatore la contemporaneità.

E così, in una continua alternanza di stili, si parte dal genere folk-pop dei JAMIN TB gruppo anomalo genovese, nato negli anni ‘80 sull’onda della memoria di canzoni scritte tanti anni fa ma mai dimenticate, su riflessioni e sentimenti della vita di ogni giorno, sulla passione per la musica.

Il nome JAMIN non è inglese ma genovese, una parola di radice araba che significa fatica, condizione che accomuna gran parte delle persone su questo pianeta. Il suffisso TB sta per temporary band, a significare la stabilità, solo passionale, del gruppo. Nel loro esordio romano presentano qualche brano dal loro ultimo album, “Lunghe speranze”, che segue “Canzoni in bottiglia” (2007) e “L’aria, il pane e il sogno” (2010).

Nello slalom musicale si stacca poi un altro paletto, aprendo il varco al CORO CITTÀ DI ROMA, un ensemble polifonico riconosciuto tra i migliori in ambito nazionale, e tra i migliori europei. Il Coro Città di Roma, composto da circa quaranta elementi, ci introdurrà alla musica vocale contemporanea di compositori europei e americani realmente innovativi e affascinanti, nel loro modo moderno, e talvolta davvero spericolato, di trattare la vocalità corale… stiamo parlando di autori universalmente noti in ambito polifonico quali Esenvald, Randall Stroope, Taverner, Mäntyjärvi.

Dopo un breve intervallo, nella seconda parte dello spettacolo ancora un passaggio a sorpresa con MARIA PIA DE VITO, grande vocalist del jazz italiano, che restando sempre nell’ambito della contemporaneità, sterza completamente di genere, proponendo un nuovo progetto dedicato al Brasile dei grandi compositori Hermeto Pascoal, Chico Buarque, Guinga, Jobim, all’insegna dell’improvvisazione, del ritmo, del gioco e della poesia.

La cantante è da anni impegnata in un lavoro di ricerca sul Brasile, il grande compositore Guinga l’ha più volte invitata nei suoi tour ed è ospite nel suo recente disco “Porto Da Madama”, insieme a Esperanza Spalding, Monica Salmaso, Maria Joao. Maria Pia de Vito è accompagnata da ROBERTO TAUFIC, compositore e chitarrista di grandissimo spessore che ha collaborato con i più grandi nomi della musica brasiliana e del Jazz Italiano.

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