Roma, Teatro Villa Torlonia presenta la pianista Antonija Pacek
Alcuni la chiamano grande musica per il cinema, altri la chiamano neoclassica, altri ancora ritengono che necessiti di parole per essere interpretata
Per la prima volta in Italia Antonija Pacek al Teatro di Villa Torlonia di Roma venerdì 13 aprile 2018 ore 19 con il suo pianoforte. Alcuni la chiamano grande musica per il cinema, altri la chiamano neoclassica, altri ancora ritengono che necessiti di parole per essere interpretata. Aldilà di ogni etichetta e classificazione, le composizioni scritte ed eseguite da Antonija Pacek, romantica con un debole per il minimalismo, si collegano sicuramente alle emozioni più profonde dell'ascoltatore.
Ad aprile, per la prima volta in Italia, sarà possibile condividerle dal vivo perché arriva per un tour di quattro date la pianista definita dalla stampa tedesca “la risposta femminile a Ludovico Einaudi” e “bella come un gioiello radioso” con concerti che partiranno da Roma il 13 aprile (Teatro di Villa Torlonia), per toccare Milano (Teatro Dal Verme, 14 aprile), Verona (Teatro SS. Trinità, 15 aprile) e Torino (Circolo dei lettori, 16 aprile).
Cresciuta in Croazia, laureata in Inghilterra (Cambridge) e operativa in Austria (Vienna), Antonija – che ha sentito il pianoforte come il suo strumento più intimo fin da piccola – ha pubblicato due album dei quali proporrà nei suoi concerti italiani una selezione accurata.
Il primo, Soul Colours (2014), un distillato della ricerca di tutta l’esperienza vissuta che esprime in forma immediata e veritiera la sua anima, è stato al quarto posto in classifica sulla chart classica di iTunes in Germania, e l’unico, nella top 50, ad essere stato composto da un’artista femminile. Il più recente, Life Stories, pubblicato nel giugno 2017, è una vera e propria celebrazione alla vita in tutte le sue complessità e intensità: un lavoro che colpisce in profondità modulando i sentimenti del fruitore, ricolmo di idee meravigliose e mai scontate che in alcuni tratti può rimandare addirittura allo stile nymaniano.
Un intreccio compositivo, quello a cui si ispira e che produce Antonija, che segna l’eterno conflitto tra le grandi perdite e i viaggi della felicità, attraversando itinerari di amore e gioia vitale. Il modo in cui tocca i tasti del pianoforte è particolarmente sognante, più vicino al pop fine rispetto alla musica classica, condito dalla piacevole facilità e scorrevolezza in un’atmosfera che produce un senso di indiscusso benessere. Compositrice dall’età di sei anni (il suo primo brano Tamed Courage è raccolto nel suo primo album), Antonija Pacek spinge le sue creazioni ogni volta più lontano, senza la pretesa di rivolgersi ad una nicchia perché, nonostante la complessità strutturale, la sua musica arriva direttamente, indistintamente ed emotivamente a tutte le generazioni.
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Elisabetta Castiglioni