Che i distributori automatici di biglietti alla Stazione Termini, fossero presidiati da squadre di zingari che importunano turisti e viaggiatori che si avvicinano per acquistare il biglietto, con la richiesta di un autentico pizzo, ormai si sapeva, soprattutto dalle ultime cronache dei maggiori quotidiani nazionali; uomini e donne che si sono impadroniti delle macchinette, dando vita ad un vero e proprio racket del biglietto. Queste persone vengono allontanate una, due volte al giorno, ma poi ricominciano indisturbate la loro losca attività.
Che non fossero solo zingari, forse era meno noto; infatti sulla scena che si svolge tutti i giorni attorno le macchinette erogatrici di biglietti, nel frenetico ambiente della Stazione Termini, sono comparsi da poco anche soggetti travestiti da funzionari delle ferrovie statali, chiaramente non di etnia zingara, con tanto di camicia azzurra, pantaloni grigi e berretto blu, una simil divisa aziendale.
Tutto questo non può essere sopportato dalla stazione ferroviaria della Capitale d’Italia, un biglietto da visita pessimo per la sua reputazione.
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