Roma. Tram 19, petizione online per chiedere il ripristino della Tramvia lungo Viale Ottaviano fino a Piazza Risorgimento

Fermare il 19 vuol dire semplicemente ridurre i km di ferro per il TPL nella città, si lascerebbe senza tram l’intero quartiere Prati

tram 19 piazza Risorgimento Roma

Tram 19, piazza Risorgimento Roma

Dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Roma che ha manifestato l’intenzione di non riportare la linea tramviaria 19 al suo capolinea storico e non tornare a percorrere Via Ottaviano, è stata ODISSEA QUOTIDIANA a lanciare una petizione via mail indirizzata al Sindaco e all’Amministrazione per chiedere invece il ritorno del tram che Legambiente sottoscrive. 

“Sottoscriviamo la petizione per chiedere al Sindaco di non interrompere il tram 19 prima di Via Ottaviano – commentano Roberto Scacchi presidente di Legambiente e responsabile nazionale mobilità dell’associazione e Amedeo Trolese responsabile Mobilità di Legambiente Lazio – come tante associazioni e cittadini stanno sostenendo, e ringraziamo Odissea Quotidiana che l’ha lanciata.

Fermare il 19 vuol dire semplicemente ridurre i km di ferro per il TPL nella città che, per prima cosa, ha bisogno di nuovi km di binari del trasporto pubblico e, già questo, dovrebbe bastare per evitarlo.

Troncarlo prima di Via Ottaviano comporterebbe però anche un gravissimo indebolimento della già debolissima rete tramviaria romana: perché si lascerebbe senza tram l’intero quartiere Prati dove invece i binari ci sono, e perché rimarrebbe interrotto anche l’intero anello tranviario che si verrebbe a creare, con l’arrivo a Piazza Risorgimento del tram Termini-Vaticano.

Generare nuove tramvie e poi non interconnetterle è una totale assurdità trasportistica: noi ci batteremo per evitare ogni metro di binario in meno e per la nascita di tutte le tranvie previste, a partire proprio dalla Termini-Vaticano-Aurelio che deve arrivare a Piazza Risorgimento e che sarà una vera chiave di volta per migliorare la qualità della vita e dell’ambiente nella Capitale, rendendo più bello, moderno e sostenibile il suo cuore”.