Eugenio Patanè è Assessore di Roma Capitale con delega ai Trasporti dal novembre del 2021. Patanè usa i mezzi pubblici per muoversi nella città di Roma, quindi conosce le carenze del Trasporto pubblico capitolino e il grande lavoro che occorre fare per restituire ai romani un servizio efficiente, degno di una capitale europea. Di seguito l’Assessore racconta i suoi proponimenti e desideri per il Trasporto pubblico locale del futuro.
Quali sono le cose più importanti che ha realizzato finora?
“In questi primi 8 mesi di consigliatura credo sia stato fatto un lavoro enorme che cercherò in breve di riassumere per punti.
Per quanto riguarda la cura del ferro e le linee portanti: abbiamo rimesso in servizio il Tram 2 fermo da oltre un anno; riaperto la stazione Metro B Policlinico ferma da oltre un anno, ottenuto la proroga del Ministero per i treni senza revisione, salvando di fatto la Metro A; chiesto e ottenuto al Mims l’approvazione nel Decreto infrastrutture della proroga per le revisioni dei treni delle Metro B e C con lo stesso meccanismo di metro A; riaperte le scale mobili a Repubblica e in altre 20 stazioni; ottenuti dal Mims 1,6 miliardi di euro per la Metro C; ottenuti dal Mims 173 milioni per completare tram TVA; affidato la gara dei nuovi 14 treni di metropolitana A e B da consegnarli per inizio Giubileo; affidata la gara per la progettazione di 7 nuove linee tram, che è nella fase conclusiva; riaperta dopo 32 anni la stazione Vigna Clara; partita la manutenzione per linea A della Metropolitana e del Tram 8; ottenuti i finanziamenti di 11 milioni per il rifacimento del deposito tram di Centocelle Est; individuate le aree per i nuovi depositi tramviari: Via Severini (dietro il centro carni) a est, l’area di proprietà di FS tra circonvallazione Gianicolense e Via Majorana a ovest per il tram 8, area di Via Libetta per nuovo tram Marconi in progettazione.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma: abbiamo ottenuto 292 milioni del PNRR per full electric per l’acquisto di 411 autobus elettrici; messo in servizio 29 Bus Metano; consegnato ad Atac 70 Bus ibridi; riattivata dopo due anni la linea 74 del filobus Laurentina-Tor Pagnotta; riacquistato deposito di Ragusa a servizio degli autobus elettrici.
In tema di regolamentazione, abbiamo approvato il PUMS; il nuovo regolamento per l’installazione e la gestione delle colonnine elettriche; le Linee Guida del nuovo Piano Urbano Parcheggi; la regolamentazione della nuova Fascia verde come nuova Low Emission Zone; le nuove linee guida della sharing mobility. Sulla ciclabilità, approvato una delibera con la presentazione al MIMS di 15 piste ciclabili, per 54 km complessivi, da realizzare con un finanziamento di 14 milioni.
In tema di innovazione tecnologica, Roma è stata una delle 3 città italiane ad aggiudicarsi il bando MaaS4Italy ed abbiamo attivato la rilevazione automatica sulle corsie preferenziali del trasporto pubblico locale”.
Come si concilia l’esigenza di indurre la cittadinanza ad un maggiore uso del trasporto pubblico con la necessità di interrompere alcuni servizi per interventi di manutenzione?
“È evidente che mal si concilia, almeno nel breve periodo, ma si tratta di interventi di assoluta necessità sia sul materiale rotabile che sulla rete tranviaria e metropolitana. Lavori improcrastinabili che ci consentiranno di migliorare sensibilmente i servizi oggetto dei lavori.
Di fondamentale importanza, ad esempio, sono gli interventi che si stanno facendo nella tratta Anagnina-Ottaviano della Linea A perché si tratta di un armamento che, dagli anni ’70, era stato oggetto soltanto di lavori di manutenzione ordinaria; così come i lavori per l’intera sostituzione dell’armamento tranviario della linea 8”.
Rete tramviaria: Ci sono delle opere finanziate e con scadenze da rispettare (Giubileo 2025, PNRR 2026). Quando crede di far partire i cantieri? Quali sono i principali ostacoli da superare?
“I cantieri delle tre opere per le quali abbiamo ottenuto l’esclusione della procedura di VIA (Valutazione impatto ambientale) partiranno nel 2023: Verano-Tiburtina, Togliatti e TVA, Termini-Vaticano-Aurelio. Per il tram Termini-Giardinetti-Tor Vergata ci vorranno dai 3 ai 6 mesi in più perché dovremmo aspettare il procedimento di Via da parte della Regione Lazio.
In generale, gli ostacoli da superare riguardano gli aspetti burocratici, i tempi amministrativi per espletare e aggiudicare le gare, insieme al fatto che al momento non abbiamo una nostra stazione appaltante, perché Roma Metropolitane è in liquidazione”.
Rete metropolitana: Quando arriveranno i nuovi treni per le metro A, B e C? Che tempi ci sono per la prosecuzione della linea C? Ci sono altri finanziamenti in arrivo per l’estensione della rete?
“Per la Metro A e B, confidiamo che i primi treni, su cui pende un ricorso al Tar da parte di una delle società che ha partecipato alla gara, arrivino per la fine del 2024. I primi due treni della Metro C, per cui stiamo facendo un ordine complessivo di 13 convogli, arriveranno in concomitanza con l’apertura delle due nuove stazioni di Colosseo e Porta Metronia, quindi anche in questo caso per dicembre 2024.
Quanto alla Metro C, l’obiettivo a breve termine è quello di aprire i cantieri della stazione Venezia entro la fine dell’anno, dopodiché dovremmo finire entro il 2030 la tratta T2 fino a Clodio. Quanto ai finanziamenti, abbiamo ottenuto complessivamente 2,8 miliardi (1, 6 mld già stanziati e 1,2 mld in arrivo) per completare la tratta T2 della Linea C e poi dovremmo avere fondi per il prolungamento della Metro A e per realizzare la prima tratta della Metro D”.
EXPO 2030: Come sarà collegato il sito dell’esposizione al resto della città?
“Con Expo cambiano le previsioni di carico, giustificando la costruzione di una vera linea metropolitana. L’idea è di realizzare uno sfioccamento della Linea C che collega Torre Angela, a Tor Vergata e alle Vele, fermo restando il tratto di tranvia che va da Anagnina a Tor Vergata. La tratta di tranvia Torre Angela-Tor Vergata, invece, sarebbe coperta dallo sfioccamento della Metro C”.
Assetto società partecipate: Per quanto riguarda le nuove opere ha annunciato la fusione di Roma Servizi per la Mobilità e Roma Metropolitane. Quali sono i prossimi step operativi? Che vantaggi apporterà?
“Gli step operativi sono ancora da definire. La mia idea è quella di cambiare lo scopo sociale di Roma Servizi per la Mobilità, creare delle nuove divisioni funzionali che si occuperanno di engineering e stazione appaltante, ampliare il nome che dovrebbe diventare Roma Servizi e Infrastrutture per la Mobilità con il vantaggio che tutte le commesse che riguardano le infrastrutture che oggi la città ha in pancia possano essere affidate a questa nuova società per non distrarre fondi verso società esterne”.
Flotta bus: Atac ha ancora 528 mezzi con oltre 12 anni di servizio. Quali sono i piani sul rinnovo della flotta, oltre ai previsti 411 elettrici? Ci sono 337 mezzi il cui leasing è in scadenza nel 2023. Saranno riscattati o si procederà con un nuovo bando?
“Atac ha ad oggi in parco ancora 567 autobus con età media superiore a 12 anni. I piani di rinnovo della flotta prevedono l’acquisto di circa 1058 autobus nuovi tra il 2023 e il 2026, sostituendo contestualmente gli autobus più vetusti con autobus nuovi e portando l’età media del parco a circa 5 anni. In particolare le 567 vetture di cui sopra saranno sostituite in parte nel corso del 2023 (ingresso in parco di 33 autobus corti e di circa 120 autobus MHyb) ed in parte nel corso del 2024 (rinnovo completo della flotta Cng).
I piani di rinnovo della flotta prevedono quindi, nell’arco temporale 2023-2026 l’ingresso di:
– 33 autobus diesel E6 corti, 159 autobus MHyb 12m,
– 322 autobus CNG 12m,
– 110 autobus MHyb 18m,
– 411 autobus elettrici.
Le vetture in leasing finanziario, la cui scadenza è prevista per il 2023, saranno riscattate per consentire ad Atac di avere in parco sufficienti vetture utili a gestire i primi mesi della transazione ecologica che avrà inizio da fine 2024. Successivamente, ammortizzata la rata di riscatto (equivalente ad un anno di leasing) saranno dismessi a beneficio dell’ingresso in parco di mezzi più ecologici. Atac non prevede al momento come strategia di acquisto ulteriori contratti di leasing finanziario”.
Ciclabilità: Era stata annunciata come azione dei primi 300 giorni la revisione di alcune piste ciclabili. In che ottica sarà realizzata? Saranno eliminate?
“Nessuna pista ciclabile sarà eliminata, ma saranno modificate alcuni percorsi laddove sono state registrate maggiori criticità soprattutto in riferimento alla sicurezza dei ciclisti e, più in generale, dei cittadini”.
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