Tre minori tunisini sono evasi dal carcere minorile “Casal del Marmo” a nord-ovest d Roma. L’evasione, avvenuta intorno alle 17:30 di domenica 21 luglio, è stata resa possibile dal caos generato da una rissa scoppiata all’interno dell’istituto. Approfittando della confusione, i tre giovani, un 15enne e due 17enni, sono riusciti a scavalcare il muro di cinta e a far perdere le loro tracce.
Secondo quanto riportato dalla polizia penitenziaria, la fuga è avvenuta durante una rissa tra detenuti. La situazione caotica ha distratto il personale di sorveglianza, permettendo ai tre giovani di agire indisturbati. La polizia penitenziaria ha immediatamente lanciato l’allarme, attivando le procedure di ricerca.
Massimo Costantino, segretario generale Fns Cisl Lazio, ha evidenziato come il carcere minorile di Casal del Marmo stia vivendo una situazione di sovraffollamento. Attualmente, l’istituto ospita circa 55 detenuti, superando la capienza massima di 45 posti. Questa condizione critica contribuisce a innalzare il livello di tensione all’interno del carcere, rendendo più difficile la gestione dei detenuti e aumentando il rischio di incidenti.
L’episodio di evasione non è un caso isolato. Costantino ricorda che il 27 giugno scorso si è verificata una maxi rissa tra detenuti magrebini. Inoltre, nella notte del 7 luglio, due detenuti hanno incendiato un materasso, causando l’evacuazione di una sezione e il ferimento di un agente della penitenziaria. Questi eventi testimoniano un’escalation di violenze e tensioni all’interno dell’istituto.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale. La polizia penitenziaria è sottoposta a turni massacranti a causa della mancanza di nuove assunzioni e del turnover insufficiente. Gli agenti devono gestire detenuti con psicopatologie, problemi di dipendenza e provenienti da diverse etnie, in spazi relativamente stretti. Questo rende il lavoro estremamente oneroso e aumenta il livello di stress e pericolo per il personale.
La Fns Cisl Lazio chiede ulteriori interventi da parte del governo per affrontare questa emergenza. Nonostante le recenti assunzioni, considerate senza precedenti in termini numerici, le misure adottate finora si sono rivelate insufficienti. È necessaria una risposta più incisiva per garantire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari minorili e migliorare le condizioni di lavoro del personale penitenziario.
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