Roma, trovato cadavere di una 16enne in padiglione del Forlanini
Stamattina la Polizia ha rinvenuto il corpo di una giovanissima tossicodipendente in un padiglione dismesso dell’ospedale Forlanini
Stamattina gli uomini della Polizia di Stato del commissariato Monteverde, diretti dal dott. Antonio Roberti, sono intervenuti in un padiglione dismesso dell’ospedale Forlanini per il decesso di una giovane tossicodipendente.
Sul posto era presente anche la madre della ragazza, appena 16enne, che viveva con lei all’interno di quei locali occupati abusivamente. La salma della giovanissima è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’esame autoptico.
AGGIORNAMENTO: il nome della vittima è Sara Bosco. La 16enne – riporta "Il Messaggero – era ricoverata in un centro di disintossicazione a Perugia ma da lì era scappata per tornare nella sua città per stare al fianco della madre, una 41enne, e purtroppo – verosimilmente – per continuare a drogarsi. Sarebbe stata proprio la donna a trovare il corpo privo di vita della figlia. Sembra che Sara vivesse da qualche tempo nei padiglioni dismessi del Forlanini, forse insieme alla madre stessa. Ieri non c'è stato modo di salvarle la vita: quando i medici sono giunti sul posto purtroppo la situazione era già compromessa.
AGGIORNAMENTO ORE 12.50 9/6: Non ci sono segni di violenza sul corpo di Sara Bosco, la sedicenne ritrovata morta, ieri mattina, all'interno di un padiglione dismesso dell'ospedale Forlanini. Circostanza, questa, che induce gli inquirenti a ritenere che la giovane, tossicodipendente, sia deceduta a causa di una overdose o comunque per cause "endogene". Gli accertamenti medico-legali, disposti dal pm Antonino Di Maio, chiariranno a breve, con certezza, le ragioni del decesso.
Intanto, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo a carico di ignoti in cui si ipotizza il reato di istigazione o aiuto al suicidio. L'adolescente, stando a quanto si apprende, aveva in passato manifestato intenti suicidi in alcuni sms. Gli inquirenti, inoltre, sono già a lavoro per individuare chi, eventualmente, ha ceduto la droga alla giovane. L'intenzione della procura, infine, è quella di ascoltare la direzione dell'ospedale per comprendere come sia possibile che all'interno di uno dei nosocomi più grandi della Capitale esistano degli spazi abbandonati al degrado e frequentati da sbandati e senza tetto. (Omniroma)