Indagato l’ennesimo furbetto del cartellino. Infatti, è stato arrestato un dipendente comunale di 56enne per aver “collezionato, come risulta dagli atti di giudizio, 343 ore di lavoro straordinario, poi retribuitegli da Roma Capitale, e 211 ore di recuperi, evidentemente compensate da altrettante ore da lui non lavorate“. Questo è ciò che risulta dagli atti a giudizio.
L’uomo condannato in sede penale, in primo e secondo grado, deve scontare nove mesi di reclusione per truffa continuata. Mentre, in sede disciplinare, la sanzione è stata il licenziamento senza preavviso.
Secondo le indagini degli inquirenti, l’uomo aveva ideato un sistema davvero creativo. Infatti, nel corso di un anno dal 2 gennaio 2014 fino al 10 aprile 2015, aveva timbrato il cartellino nell’ufficio di Torre Angela, più vicino alla sua residenza e distante 20 chilometri da quello in cui prestava servizio a largo Lamberto Loria nel quartiere Garbatella.
Tuttavia, secondo le indagini, l’uomo aveva usufruito, oltre all’ufficio comunale situato alla Garbatella, anche di altri tre differenti uffici.
Le lunghe ore in macchina e i finti straordinari passati fuori dall’ufficio, però, non sono rimasti impuniti. Infatti, la Corte dei conti del Lazio ha condannato l’uomo a ripagare il Campidoglio per oltre 7.200 euro, per risarcire sia il danno patrimoniale causato all’ente sia il danno all’immagine dell’amministrazione.
La scomunica, applicata nei casi di scisma, eresia o apostasia, è arrivata per Padre Santonocito…
"Roccaraso resta una meta di prestigio con 29 impianti e 100 km di piste, ma…
L’elemento più innovativo dell’esame è la considerazione del comportamento scolastico: chi otterrà il voto minimo…
Esistono dei posti dove poter riconciliarsi con se stessi e fuggire dal caos. Uno di…
In caso di irregolarità, verrà emessa una sanzione di 400 euro all'intero condominio se non…
Non perderti questa semplice ricetta puoi ottenere un dolce in grado di stupire tutti grandi…