Il Grande Raccordo Anulare per le Biciclette di Roma (Grab) è un progetto ideato da VeloLove, Legambiente e Touring Club Italiano in collaborazione con tante altre realtà associative. Il progetto è un percorso ciclopedonale lungo 44 km, tra la colonna Traiana e la via Appia, che consente di aprire a turisti e visitatori il museo archeologico a cielo aperto più importante e più ricco del mondo.
I lavori per la realizzazione del Grab inizieranno nei primi mesi del 2024. Il 20% dell’opera dovrà essere realizzata entro il 30 giugno 2024. La restante parte entro giugno 2026, data ultima per lo sfruttamento delle risorse Pnrr con cui il progetto è parzialmente finanziato. E’ quanto emerso oggi nel corso della commissione capitolina Mobilità, presieduta da Giovanni Zannola, dedicata proprio a questo argomento.
“In questi giorni – ha spiegato Monica Zelinotti, tecnica del dipartimento Mobilità del Comune – si sta chiudendo il progetto definitivo del Grab. In queste settimane abbiamo lavorato moltissimo sulle interferenze del Grab con il territorio e abbiamo ridefinito alcuni brevi tratti, soprattutto nel lotto 6 che è quello centrale, in particolare per l’interferenza con alcuni cantieri giubilari. Il finanziamento è completato”.
Per sbloccare i cantieri il progetto dovrà essere verificato entro una decina di giorni e poi inviato al soggetto attuatore Astral. Sarà poi necessario notificare all’Ue l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 dicembre.
Il grande anello ciclabile della Capitale costerà 16 milioni e sarà lungo una cinquantina di chilometri. Non ci sarà un bando per l’aggiudicazione dei lavori. Sarà la società regionale Astral ad occuparsene, grazie alla sottoscrizione di alcuni contratti applicativi in attuazione di un precedente accordo quadro.
In questi mesi sono stati affrontati e risolti anche una serie di problematiche che aveano tenuto bloccato il progetto gli anni scorsi. Per quanto riguarda il passaggio nelle ville storiche negli orari notturni, quando gli accessi delle stesse vengono chiusi, la soluzione individuata, hanno spiegato i tecnici del dipartimento, è stata quella di individuare percorsi alternativi.
“Ci saranno itinerari notturni da usare quando le ville saranno chiuse – hanno spiegato i tecnici capitolini – Li abbiamo già tutti individuati ed alcuni già esistono come, per esempio, quelli per villa Ada, che potrà essere aggirata passando sul percorso esistente della tangenziale e della moschea. Altri percorsi alternativi andranno realizzati ma con finanziamenti diversi da quelli attuali.
In via Guido Reni, dove in futuro partiranno i lavori per un parcheggio interrato e quelli del tram della Musica, il tratto di ciclovia del Grab “è stato integrato nella progettualità complessiva della strada e coordinata con gli interventi in essere”. Risolte anche le criticità in via di San Gregorio. “Qui- hanno spiegato i tecnici- è arrivato il via libera da parte del Parco Archeologico.
Viene dunque confermato l’ampliamento dello spazio pedonale sul marciapiedi lato Palatino, con la presenza della ciclabile”.
Infine, il passaggio su ponte Tazio. “In questo caso l’unica soluzione possibile è stata quella di realizzare un breve tratto di pista in promiscuo con il passaggio pedonale”. (Agenzia Dire)
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