Per il Ministro della Giustizia e i suoi delegati all’organizzazione degli uffici giudiziari di Roma è sempre estate e non è prevista né la pioggia, né il vento.
In questo modo, visto che all’interno degli edifici giudiziari (Tribunale, Giudice di Pace e altri) non si può accedere se non su appuntamento o con Pec di conferma di udienza da tenere, agli ingressi si formano dei capannelli di persone (avvocati, segretarie, agenzie di servizi ecc.) con relativo assembramento a rischio Covid.
A peggiorare la situazione ci si è messa in questi giorni anche la pioggia. Risultato: decine di persone ammassate agli ingressi, sotto la pioggia battente, senza un minimo di protezione.
Ci si chiede se non era possibile prevedere detta situazione e studiare una soluzione più civile (una pensilina, una tettoia, l’accesso controllato in una zona al coperto).
Ultima beffarda annotazione: all’ingresso misurano la febbre che, nel frattempo, dopo un’ora sotto l’acqua, ti può anche venire…
Avv. Paolo Cotronei
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